Il Principe Filippo è morto, arrivano le prime parole della Regina Elisabbetta
Sposati il 20 novembre 1947, il matrimonio tra Filippo e la Regina Elisabetta è durato così a lungo che lui è diventato il principe consorte più longevo della storia britannica. Dalle loro nozze sono nati quattro figli, Anna, Andrea, Carlo ed Edoardo, otto nipoti e nove pronipoti.
Figlio del principe Andrea di Grecia e nato come principe di Grecia e Danimarca, Filippo aveva lasciato in fasce il Paese ellenico per trasferirsi poi nel Regno Unito da bambino. La conoscenza con Elisabetta quando, militare della nella Royal Navy decorato per eroismo nella Seconda guerra mondiale, fu assegnato alla scorta dell’allora principessa Elisabetta, figlia del re Giorgio V.
Con l’incoronazione a Regina della consorte, alla morte del padre il 6 febbraio 1952, Filippo aveva acquisito i titoli di Altezza reale, duca, conte e barone, poi principe nel 1957 su nomina della moglie.
Da allora, è stato sempre un passo indietro ala moglie, con stile e discrezione nonostante qualche sospetto di scappatella. La loro si è rivelata un’unione indistruttibile malgrado le numerose difficoltà tano che è unanime il riconoscimento a Filippo di aver contribuito a portare la monarchia britannica.
“È con profonda tristezza che Sua Maestà la Regina annuncia la morte del suo amato marito, Sua Altezza Reale il Principe Filippo, Duca di Edimburgo”, con queste poche toccanti parole diffuse da Buckingham Palace la Regina Elisabetta II ha annunciato oggi il decesso dell’amato consorte che per una vita è stato al suo fianco. Una formula diretta che esprime lo stretto legame che ha unito i due reali britannici in un lunghissimo e complicato matrimonio durato per ben 73 anni.
“Il Principe Filippo, Duca di Edimburgo è spirato pacificamente stamattina nel Castello di Windsor. Ulteriori annunci saranno dati a tempo debito” aggiunge il breve comunicato, incorniciato è appeso anche sul cancello di Buckingham Palace, a Londra, anche se è noto che il Principe Filippo era malato da tempo ed era stato dimesso dall’ospedale solo il 16 marzo scorso dopo un intervento per condizioni cardiache pre-esistenti.