Terrore a Nemi, rapina in villa. Legano per tre ore un imprenditore a una sedia: «Zitto o muori»
Un incubo durato quattro ore di fila per un uomo sequestrato in casa, minacciato con una pistola alla tempia e derubato di una collezione di orologi di valore: circa mille euro in contanti e altri preziosi. E’ accaduto – leggiamo sulla cronaca romana del Messaggero– al confine con Genazzano, in aperta campagna. Una rapina a mano armata in pieno giorno, in una villa a Nemi, all’altezza di via di Valle Petrucola. “Quando l’incubo è finito, l’uomo ha chiamato i carabinieri della stazione di Nemi che non hanno potuto far altro che raccogliere le testimonianze dei presenti. Era tanto tempo che non succedeva un episodio simile alle porte del paese delle fragole, cittadina di appena duemila anime a 30 chilometri da Roma, un’oasi con un tasso di criminalità vicina allo zero”, informa il Messaggero.
Incubo alle porte di Roma: rapina a mano armata
Gli investigatori hanno potuto ricostruire la dinamica dei fatti. “Quattro uomini, presumibilmente un italiano e tre stranieri, – leggiamo sul Messaggero – sono entrati nella proprietà di M. R., imprenditore del posto, intorno alle 14.30 di venerdì pomeriggio. Avevano le pistole e hanno sequestrato prima il giardiniere e la donna: «Non provate a fare un fiato che vi facciamo secchi all’istante», sono state le loro parole. Quindi hanno raggiunto l’uomo all’interno dell’abitazione: «Stai zitto o ti ammazziamo».
Rapina alle porte di Roma: in quattro armati di pistola
Nonostante grida e minacce, nessuno è intervenuto anche se si era in pieno giorno, prima del fine settimana in zona rossa. Due dei quattro delinquenti hanno legato il proprietario a una sedia, minacciandolo e costringendolo a a dire dove si trova la cassaforte, i soldi, gli oggetti di valore. La vittima ha tentato di reagire- ha raccontato- ma i rapinatori erano in quattro e armati. Alla fine ha dovuto arrendersi all’evidenza delle minacce. Il sequestro è durato un’eternità in quelle condizioni: circa tre ore, immobilizzato, mentre cercavano di arraffare più oro e soldi possibile.
Rapina, imprenditore sequestrato per tre ore
I carabinieri non hanno potuto fare molto: “i rapinatori avevano utilizzato tutte le accortezze del caso, indossando guanti, parcheggiando l’auto presumibilmente lontano da occhi indiscreti, in mezzo alla vegetazione per poi dileguarsi nelle campagne”, leggiamo sul Messaggero. Non c’erano le telecamere. L’unico dato positivo- se così si può dire date le circostanze- è che non ci sono state vittime o ferimenti. Gli indizi sono ridotti ai minimi termini, le uniche piste sono quelle già battute in passato. Nell’area dei Castelli, infatti, i furti nella ville e e nelle abitazioni sono in lieve aumento. Tempo fa, riferisce il quotidiano, dopo un anno di indagini gli inquirenti hanno incastrato un albanese di 30 anni che aveva spaccato la testa al proprietario di una villa dopo aver rubato nell’abitazione.