Lifeline, rappresaglia dell’Europa contro l’Italia: rischiamo l’accusa di omissione di soccorso
In alto mare, il caso-Lifeline non pare vicino a una soluzione: l’Italia rifiuta di far approdare la Ong, Malta invece non ha ancora deciso se accoglierla. Il portavoce del governo de La Valletta lo ha confermato a Malta Today. Una possibile soluzione, però, inizia a defilarsi: il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, ha affermato che i migranti potrebbero sbarcare velocemente a Maltae dunque essere trasferiti in aereo nel paese o nei paesi che dovessero accettare di farsene carico.
La linea italiana, dettata da Matteo Salvini, non varia di una virgola: “Per la Lifeline ci sono due strade. O aprono i porti Francia, Spagna e Malta o viene nei nostri porti e poi la sequestriamo“, per quanto il progetto non sia di facile realizzazione. Ed in questo contesto, tesissimo, secondo quanto rivela Il Messaggero l’Italia rischierebbe anche l’accusa di omissione di soccorso. In base ai trattati internazionali, infatti, la Guardia costiera ha l’obbligo di aiutare chi sia in pericolo (ma soltanto poche ore fa Salvini si è detto favorevole al fatto che la stessa Guardia costiera risponda negativamente alle richieste di Sos delle Ong).