Immigrazione, altri sbarchi a Lampedusa: arrivano venti tunisini con un gattino nella gabbietta

Lampedusa sono sbarcati venti migranti tunisini a bordo di un barcone. E sono arrivati anche con il gatto chiuso in un trasportino, come riporta Il Giornale. Insomma, più che “naufraghi” sembravano dei turisti. Sono stati recuperati all’imbocco del porto dell’isola dagli uomini della Guardia di Finanza e della Guardia costiera. I tunisini e il bellissimo micio sono quindi stati accompagnati all’hotspot di Contrada Imbriacola, dove saranno ospitati in attesa di essere trasferiti su una delle navi quarantena e successivamente in un centro di accoglienza. 

Ma non è la prima volta che a sbarcare sulle nostre coste arrivano gli animali. Qualche tempo fa un migrante sbarcò insieme alla sua capretta, poi soppressa all’arrivo dal servizio veterinario perché era malata. “La cosa che ci lascia basiti”, spiega al Giornale il coordinatore locale di Forza Italia Rosario Costanza, “è che questa gente arriva con il trasportino con il gatto e le valigie, come se l’Italia fosse un Paese di villeggiatura per i tunisini e poi sull’isola c’è gente che muore di Covid perché viene contagiata da chi arriva ed è già malato. C’è l’ex sindaco di Lampedusa e Linosa, Bernardino De Rubeis, ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo perché presenta sintomi respiratori a causa del virus dopo essere entrato in contatto con una persona che lavora all’hotspot di Contrada Imbriacola”. 

E ancora: “Un altro noto ex esponente locale di Forza Italia sta molto male per il Covid dopo essere stato in contatto con un familiare impiegato nel centro. Il tutto mentre il sindaco Totò Martello nega la situazione. Il limite è ampiamente superato”. Rincara il coordinatore della Lega, Attilio Lucia: “Il primo cittadino addirittura nega i contagi tra le forze dell’ordine. L’assessore alla Sanità, Alfonso Rizzo, che è responsabile della salute pubblica dei lampedusani, è totalmente assente. Non ci fa sapere niente. Nascondono una situazione che è di fronte agli occhi di tutti. Degli oltre 6mila residenti, una settantina hanno il Covid. Lo hanno preso tutti a causa dei migranti contagiati. Che continuano a entrare nel silenzio più assoluto delle istituzioni. Qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità”.

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