Matteo Salvini e Luigi Di Maio, lo scenario pazzesco: Lega e M5s alleati alle elezioni
La chiamano “tentazione giallo-verde”. Una alleanza tra Lega e M5s è possibile non solo dopo il voto, ma anche in campagna elettorale: presentarsi, cioè, insieme davanti agli elettori, magari sempre sulla base di un “contratto”. Potrebbe essere questa la clamorosa prospettiva politica in grado di ribaltare assetti e storia italiana. L’idea secondo il Quotidiano nazionale sta nascendo in Emilia Romagna, regione rossa e laboratorio della nuova creatura “super-populista”. Sondaggi alla mano (secondo quello di Masia “l’area di governo” è oggi al 58% del gradimento) e risultati dei ballottaggi ancora caldissimi, grillini e leghisti emiliano-romagnoli stanno riflettendo a come mettere a segno il colpo del secolo, roba da caduta del Muro di Berlino.
Nel 2019 si voterà per il governo regionale e mai come ora l’ipotesi di un Pd e una sinistra all’opposizione (mai accaduto dal Dopoguerra a oggi) è concreta. Basta riflettere sulle parole di Massimo Bugani, capogruppo grillino a Bologna, fidatissimo della Casaleggio e membro della piattaforma Rousseau. Tutt’altro che esponente locale, insomma. “Se il governo continuerà a fare il bene degli italiani, tra un anno quando si voterà per la Regione Emilia-Romagna potrebbero aprirsi nuove riflessioni“. “Non dico che sia plausibile – continua -, ma se il governo continuerà così… È evidente che ci siano due forze politiche che stanno lavorando a contatto con i cittadini. Con grandi risultati”. Dalla Lega, per ora, nicchiano. “In Regione c’è un turno unico, chi vince governa: non sarà necessario alcun accordo”, assicura Lucia Borgonzoni che continua comunque a guardare alla coalizione di centrodestra come orizzonte. Un anno, però, è lunghissimo.