La supervariante fa paura: “Così si diffonde in Italia”
La supervariante nigeriana comincia a fare paura anche all’Italia. La prima volta era stata individuata lo scorso febbraio a Napoli, mentre adesso un nuovo rilevamento è avvenuto a Brescia.
La città, con la sua provincia, è stata dichiarata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana in fascia arancione scuro per una diffusione particolare della variante inglese. E adesso ci mancava solo quella nigeriana.
Ecco perché fa paura all’Italia
A darne notizia all’Adnkronos è stato Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ordinario di Microbiologia e microbiologia clinica all’università degli Studi bresciana e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili. Come spiegato dall’esperto, oltre alla sequenza genetica, per la prima volta è stato isolato il virus che porta queste mutazioni. Il fattore che preoccupa maggiormente è la possibilità che queste varianti possano essere resistenti ai vaccini anti-Covid che abbiamo a disposizione fino a questo momento. Come sottolineato da Caruso si tratta di una variante rara presente soprattutto in Nigeria e diffusa in Africa, “ma ci sono una serie di osservazioni in tutto il mondo. Per ora pochi casi, che tuttavia stanno crescendo”. E ora anche in Italia.
Si può dire che individuare il mutante a Brescia sia stato un puro caso avvenuto durante l’analisi di campioni prelevati da diversi pazienti. La variante è stata intercettata in un soggetto di origini africane positivo al Covid. Naturalmente la scoperta è stata subito segnalata all’Ats che ha immediatamente avviato le attività di tracciamento. Si deve infatti verificare se si tratta di un caso isolato, ovvero se è stato questa persona a portare la variante sul territorio, oppure se stia già circolando. Come assicurato dal virologo, l’obiettivo è quello di riuscire a fermare nel più breve tempo possibile qualsiasi diffusione del virus mutante.