Furia del sindaco di Messina: “Ospitare i migranti? Ho 10mila italiani che vivono nelle baracche fatiscenti”

I migranti? Metto a disposizione le baracche, quelle dove attualmente vivono 10mila messinesi tra amianto, fogne a cielo aperto e sporcizia. Qualcuno mi accuserà di razzismo? Prima, però, dovrà spiegarmi perché in quelle strutture fatiscenti può viverci un italiano, ma un migrante no”. A lanciare la provocazione all’Adnkronos è Cateno De Luca, il sindaco di Messina dove sabato notte sono arrivati i migranti soccorsi dalla Diciotti. I migranti sono stati condotti a bordo di pullman nell’ex caserma nel rione Bisconte senza che “nessuno si sia degnato di chiamarmi per coinvolgermi in questa storia – lamenta l’ex parlamentare regionale di Sicilia Vera – Non sono stato investito della questione”.

Per me non ci sono, quando qualcuno riterrà di chiamare il sindaco per avvisarlo di questa presenza nel suo territorio ne riparliamo” aggiunge, spiegando di aver “appreso dai giornali della presenza di X migranti all’hotspot di Messina. Vorrei capire a che livello siamo arrivati”. Scortesia istituzionale? “Di più. Questa è una volgarità istituzionale“. De Luca è arrabbiatissimo e non lo nasconde. “Al momento sono alle prese con tante altre emergenze, ma se mi gira… Applico le norme e faccio sgomberare mezzo mondo. Non so se quel luogo è agibile e neppure se siano state rispettate tutte le procedure o meno”.

Con fonte Adnkronos

 

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