Draghi fa saltare la prima testa: Angelo Borrelli sostituito da Fabrizio Curcio
Ancora un Consiglio dei ministri per Mario Draghi. Prima dell’inizio, fonti provenienti dalla maggioranza avevanoo dichiarato che sul tavolo della discussione sarebbe potuta presentarsi l’ipotesi della sostituzione del capo della Protezione civile.
Si diceva che l’argomento sarebbe potuto essere inserito nell’ordine del giorno, che prevedeva il nuovo dl Ministeri per la riorganizzazione di alcuni dicasteri e una riforma per il comparto sporivo. Voci interne lasciavano intendere che Angelo Borrelli sarebbe potuto essere sostituito già oggi, tanto che non si escludeva che la nuova nomina sarebbe potuta arrivare durante il Consiglio dei ministri. Invece è arrivata dopo e, al posto di Borrelli, Mario Draghi ha nominato Fabrizio Curcio.
Il cambio al vertice della Protezione civile potrebbe essere solo la prima di una serie di modifiche che Mario Draghi intende attuare per ottimizzare gli strumenti a disposizione per la lotta contro il coronavirus. Come riporta il Corriere della sera, infatti, tra gli osservati speciali ci sarebbero anche la struttura commissariale di Domenico Arcuri e il Cts, del quale potrebbero essere cambiati alcuni membri. Per Angelo Borrelli, più che di un allontamento, si può parlare di una non riconferma, visto che la scadenza naturale del suo mandato sarebbe stata marzo. Tuttavia, la sostituzione di una posizione così importante in un momento di pandemia durante la quale la Protezone civile gioca un ruolo fondamentale, è comunque segno di un fallimento o, comunque, di una non adeguatezza al ruolo. Nonostante le indiscrezioni, il Cdm non ha affrontato la questione di un eventuale cambio ai vertici della Protezione Civile. Inoltre, come riporta l’Adnkronos, fonti governative riferiivano che “non è affatto scontato” il cambio al vertice della Protezione civile. Invece, poco dopo, è arrivata la nota di Palazzo Chigi con i ringraziamenti ad Angelo Borrelli: “Ad Angelo Borrelli i ringraziamenti per l’impegno profuso e il lavoro svolto in questi anni”.
Invece, durante il Consiglio dei ministri si è discusso delle competenze dei vari ministeri, con alcune modifiche rispetto al precedente esecutivo. In particolare, è previsto il trasferimento delle competenze sull’energia dal Mise alla Transizione ecologica e sul turismo dal Mibac al ministero creato appositamente. Sul tavolo sono stati portati anche diversi decreti legislativi legati allo sport, che in questo esecutivo non ha un ministero assegnato ma la cui delega è nelle mani di Mario Draghi. Il Cdm si è concluso poco meno di due ore dopo dal suo inizio col via libera al dl Ministeri e alla riforma dello sport. “Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che dà il via libera all’istituzione del nuovo Ministero della Transizione Ecologica. È un risultato importante per il Paese, proposto e negoziato da Beppe Grillo in persona, che punterà a proiettare l’Italia verso nuove opportunità di crescita e sviluppo”, ha scritto Di Maio su Facebook.