Telecamere nel bagno delle colleghe. Sindaco di Albano sotto inchiesta
“Situazione delicata e incresciosa”, queste le parole che aleggiano da giorni all’interno del comune di Albano Sant’Alessandro, piccolo centro della bergamasca.
Soprattutto perché il caso coinvolge il sindaco, Maurizio Donisi, che ricopre anche il ruolo di maestro nella scuola elementare del paese. Ed è proprio nella scuola che sono avvenuti i fatti. Il primo cittadino, per sua stessa ammissione, ha installato una telecamera nascosta nel bagno delle colleghe. Scoperto e messo sotto inchiesta, Donisi ha ammesso le sue responsabilità e da giorni è irreperibile. Intanto in Comune vengono invocate le sue dimissioni.
In paese non si parla d’altro e non potrebbe essere diversamente. La bomba è scoppiata venerdì scorso quando una maestra dell’istituto Matilde Naccarato, scuola primaria di Albano Sant’Alessandro, ha scoperto una microcamera nascosta nel porta rotoli accanto al wc del bagno, che viene utilizzato solo dal personale docente femminile. La donna ha denunciato il fatto alla dirigente scolastica che, recatasi nel bagno, ha appurato la presenza della telecamera (grande come una chiavetta usb) che puntava verso il gabinetto. La dirigente ha convocato singolarmente i docenti per verificare l’accaduto ed è qui che il sindaco e maestro Maurizio Donisi ha ammesso le sue responsabilità. Il sindaco l’avrebbe installata per un gioco erotico, per riprendere una collega con cui sostiene di avere una relazione non ufficiale, in quanto sposata. Come riporta Bergamo Corriere, Donisi ha assicurato di non averlo mai fatto prima e di aver messo in funzione la microcamera nel giorno in cui è stata ritrovata.
I carabinieri intanto hanno sequestrato la telecamera nascosta e il cellulare del Sindaco, per procedere all’analisi delle immagini registrate, così come dei contenuti del telefonino. La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di interferenze illecite nella vita privata. Nell’obiettivo della microcamera, puntata verso il wc, infatti non è finita solo l’amante del sindaco e maestro, ma anche le altre insegnanti che lavorano nel complesso.
Se da una parte la legge farà il suo corso, dall’altra un provvedimento disciplinare è stato avviato dall’Ufficio scolastico provinciale. Maurizio Donisi è irreperibile da sabato e a scuola, nonostante non ci sia ancora nessuna sospensione ufficiale, non si è più presentato. Anche in Comune – dove è sindaco per una lista di centro sinistra dal 2012 – non si vede da giorni. Le sue funzioni di primo cittadino sono state assunte dal vicesindaco Claudia Vanonicini, che al Corriere ha spiegato: “Non so cosa sia accaduto, non ho visto nessun atto e non ho parlato con il sindaco perché non sta bene. Lo conosco come una persona onesta e scrupolosa, dunque mi riservo di capire di più. Noi stiamo andando avanti a lavorare”. Ma mentre la maggioranza fa scudo attorno a Donisi, l’opposizione ne chiede le dimissioni. A farsi portavoce della richiesta la leghista Rita Maffi: “Se ciò che sembra sarà confermato, chiederemo le dimissioni, è il minimo”.