Giorgia Meloni contro lo storico Eric Gobetti: “Nega le Foibe e mi dà della zocc***, cosa dice la sinistra?”
“Questo libro nasce da una urgenza. Quella di fermare il meccanismo che si è messo in moto, impedire che il Giorno del Ricordo diventi una data memoriale fascista”. Il “fine” storico di sinistra Eric Gobetti nel suo libro “E allora le foibe?”, edito da Laterza, interviene sul dramma delle foibe appunto parlando di “chi sfrutta una tragedia di questa portata per vantaggi personali o politici” e “non agisce certo per amore della verità”. Un “finissimo” storico il Gobetti che non solo nega di fatto la tragedia delle foibe ma poi sui social non manca di coprire di volgarissimi insulti chi non la pensa come lui, per esempio Giorgia Meloni.
Come la stessa leader di Fratelli d’Italia mostra in un post pubblicato sul suo profilo Twitter, Gobetti le ha chiaramente dato della “zocc***” (“Anche la zocc… la Meloni?”, si legge sui social). Questo sarebbe “l’imparziale storico che la sinistra tanto osanna e che porta in giro per l’Italia per spiegare e sminuire il dramma delle foibe?”, scrive infuriata e indignata la Meloni. “Un fine intellettuale assolutamente non di parte, non c’è che dire”, conclude. Quindi la presidente di FdI suona la sveglia alla sinistra davanti agli insulti che ha ricevuto: “Ora non ha nulla da dire?”. Per il momento pare proprio di no. Nessuna “sinistra” si è pronunciata per difendere Giorgia, forse perché in quanto donna di destra non merita tanto.
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Ma che cosa sostiene Gobetti? Quali sono le sue tesi? Rispetto alle Foibe il suo pensiero è chiaro: non si può parlare di shoa italiana. “Le uccisioni commesse sul confine orientale e nell’autunno del1943 e nella primavera del 1945”, si legge in una dichiarazione rilasciata all’Ansa, “non possono essere in alcun modo considerata un tentativo di genocidio e le vittime non sono individuate in quanto appartenenti ad uno specifico popolo”. Insomma, questo è il “fine intellettuale”.