“Lockdown totale per il tempo necessario”: Ricciardi rilancia la linea rigorista
Walter Ricciardi è stato il personaggio più discusso della domenica per la richiesta di lockdown totale in tutta Italia.
Non la zona rossa come siamo abituati con il sistema a colori ma un vero e proprio shout down del Paese come fu a marzo, con la sola concessione alle attività essenziali di proseguire nella loro attività. Il consigliere del ministro della Salute non ha dubbi su questa esigenza in questo momento in cui le varianti prendono piede e crescono rapidamente tra la popolazione. Dopo aver messo in allarme il Paese nella giornata di ieri parlando di un “lockdown per il tempo necessario”, oggi su Il Messaggero Walter Ricciardi dà anche delle tempistiche e dei limiti di durata.
Il professore si rivolge direttamente al governo appena insediato, al quale chiede la collaborazione che non c’è stata nel precedente esecutivo, che in più di un’occasione non ha dato seguito alle preoccupazioni di Roberto Speranza. “Io sono consigliere del ministro della Salute e a lui mi rivolgo. E Speranza ha sempre accolto i miei suggerimenti. Nel precedente governo, però, trovava un muro, trovava la linea di chi voleva convivere con il virus”, ha detto Walter Ricciardi al quotidiano, lasciando intendere che anche stavolta il ministro della Salute potrebbe accogliere la sua linea rigorista. Il consigliere non usa mezzi termini per criticare la scelta del precedente governo di adottare una linea di contrasto al virus più morbida: “Questo ha causato decine di migliaia di morti e ha affondato l’economia. Spero che la strategia del nuovo governo sia ‘no Covid’ che ci riporti a una prospettiva di normalità in tempi ragionevoli. Ci riavvicineremmo al ritorno alla vita normale e alla ripresa economica, come dimostrano gli esempi di Cina, Taiwan, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda”.
Walter Ricciardi porta anche gli esempi attuali di Usa, Germania e Danimarca, che hanno scelto di abbattere i contagi con i lockdown e non di cercare di limitarne i danni. Non mezze aperture per un tempo prolungato ma lockdown per un periodo definito. Il consigliere ha già parlato con Roberto Speranza dopo il suo insediamento e ha espresso “la necessità di proporre al governo tre cose, anche alla luce del problema delle varianti: lockdown breve e mirato; tornare a testare e tracciare; vaccinare a tutto spiano”. Tre punti che si configurano come fondamentali per la repressione delle varianti: “Tenete conto che la variante inglese si trasmette più velocemente ed è lievemente più letale. Quella brasiliana può dare origine a reinfezioni, come è stato visto a Perugia. Per la sudafricana sembra limitata l’efficacia del vaccino AstraZeneca”.
Il concetto di lockdown per Walter Ricciardi e uno solo e non ammette mezze misure: si deve tornare alla chiusura totale com’è stato la scorsa primavera. “Dobbiamo limitare la circolazione del virus al di sotto dei 50 casi ogni 100mila abitanti. Deve durare il tempo necessario a tornare a questo dato di incidenza. Possono essere due, tre, quattro settimane, dipende quando si raggiunge l’obiettivo”, ha concluso.