Il nuovo governo dei banchieri? È un golpe mascherato: Mattarella, Renzi e Draghi erano d’accordo da tempo (Video)
Da Radio Radio – Si apre la settimana decisiva per la soluzione alla crisi di Governo. Il Presidente incaricato Mario Draghi affronterà a partire da oggi il secondo giro di consultazioni, quello decisivo per le sorti del nuovo Esecutivo. Si prospetta un’ampia maggioranza, che da sinistra (PD) a destra (Lega) convergeranno in un Governo che sin da subito ha l’obiettivo di essere di “unità nazionale”.
Non tutti, però, escono vincitori da una contesa che ormai si protrae da quasi un mese. Il Premier uscente Giuseppe Conte potrebbe non avere alcun incarico, dopo essere stato “detronizzato” da Matteo Renzi. Anche la coalizione che reggeva il Conte bis, potrebbe essere in difficoltà a riadattarsi a un nuovo status quo.
Sulla situazione politica in evoluzione è intervenuto il giornalista Massimo Fini, ospite di Francesco Vergovich. Questo il parere di Fini a “Un giorno speciale”.
“È un colpo di Stato mascherato“
“È un golpe di Stato mascherato, organizzato dal ricattatore seriale Renzi, con Mattarella e con questo Draghi. Oltretutto, adesso accusano il Governo di essere stato in ritardo. Renzi gli ha fatto perdere 3 settimane, questo qui gli farà perdere altri, non so, ancora fa le consultazioni. Non vedo a cosa possa portare, mettendo insieme forze politiche che non hanno nulla a che fare l’una con l’altra. Mentre almeno il Governo di prima, PD – 5 Stelle – LeU, qualcosa in comune ce lo aveva. Purtroppo avevano dentro un ricattatore seriale, che non ha fatto altro che ricattare fino ad arrivare ad un punto di rottura”.
“Mattarella e Draghi erano già d’accordo”
La cosa è stata organizzata da ben prima di quando poi si è palesata. Sennò sarebbe incomprensibile che Mattarella improvvisamente abbia deciso di convocare Draghi. Renzi ha giocato questa partita sporca, nel frattempo Mattarella e Draghi si sono messi d’accordo.