Comandante Diciotti: ‘Nessuna emergenza, a bordo non c’erano bambini e stanno tutti bene’
Il comandante della Diciotti Massimo Kothmeir, intervistato da La Verità, ha detto che le condizioni dei migranti che si trovano nave “sono più che soddisfacenti”.
Quanto ai migranti minorenni che erano a bordo della Diciotti, Kothmeir ha affermato: “Fortunatamente non c’erano bambini, come invece ho visto scritto sulle testate. I bambini che c’ erano sono stati evacuati un quarto d’ ora dopo averli imbarcati su questa nave nelle acque di Lampedusa e portati a terra”.
“Peraltro in quel caso” ha aggiunto “erano tutti e tre minori accompagnati dai genitori. I minori che abbiamo invece sbarcato mercoledì in tarda serata, 25 ragazzi e due ragazze, sono stati immediatamente presi in carico dall’organizzazione di assistenza a terra”.
“Da un punto di vista della tutela sanitaria” ha fatto sapere il comandante “è vero che in tutti questi tipi di interventi si registrano casi di scabbia, ma a bordo i medici del Cisom somministrano specifici farmaci e pomate. La situazione è monitorata, quindi, e non desta al momento alcun tipo di preoccupazione”.
L’ufficiale della Marina ha anche smentito le affermazioni di un’operatrice dell’Ong Terres des hommes, la quale aveva raccontato che i ragazzini scesi dalla nave erano “27 scheletrini”:
“Intanto la maggior parte della popolazione ospite è di origini eritree, quindi si tratta di persone che sono più snelle rispetto ad altre etnie. Alcuni di questi hanno sicuramente sofferto al momento del viaggio, ma dal momento in cui sono saliti a bordo abbiamo erogato un protocollo nutrizionale approvato che prevede la somministrazione di tre o quattro pasti al giorno,” ha detto.
“Alla fine” ha aggiunto “siamo arrivati al punto, per motivi organizzativi, che noi dell’ equipaggio abbiamo omologato la nostra alimentazione con quella dei migranti”.
Kothmeir ha anche fatto sapere che è stato spiegato ai migranti “che la loro vicenda è legata anche a una situazione politica di tipo internazionale che avrebbe comportato anche una più lunga permanenza a bordo”.
Ascolta l’intervista: