“Contro l’invasione”: Jean Raspail, profeta rivoluzionario
La Verità e Panorama hanno pubblicato “Contro l’invasione“, breve saggio che racconta figura e dottrina di Jean Raspail, scrittore francese scomparso a giugno dello scorso anno. Nel coraggio dei curatori Maurizio Belpietro e Francesco Borgonovo vi è la voglia di riportare in auge l’intellettuale offuscato dal mainstream.
Contro l’invasione: alla scoperta dell’autore de “Il Campo dei Santi”
La previsione di Raspail si è avverata. Il nuovo millennio ha prodotto l’invasione dell’Europa attraverso le orde di clandestini che invadono quotidianamente le nostre coste. Tuttavia, anche in funzione di ciò, le accuse di razzismo ricevute dallo scrittore francese sono state smentite dalla realtà. Nessuna voglia di discriminare aveva Raspail mentre scriveva nel 1973 “Il Campo dei Santi”, immaginando per la Francia ciò che poi è accaduto.
Infatti, gli anni duemila hanno prodotto quella costante perdita d’identità di popolo e politica, permettendo l’indebolimento del concetto di nazione e di difesa imprescindibile dei confini. Raspail lanciava profeticamente decenni fa un grido d’allarme, rivolto al popolo europeo, bisognoso di ritrovare le proprie radici.
Da conservatore cattolico ma critico verso il clero, intravedeva la timidezza di leader politici e figure ecclesiastiche nella condanna all’invasione. Non ondate di rifugiati avrebbero assediato i nostri confini, piuttosto veri e propri approfittatori del nostro benessere sociale: sfruttare la nostra bontà d’animo per migliorare le proprie qualità di vita, non scappando da alcuna guerra.
Un libro di formazione
Le pagine di “Contro l’invasione” raccontano anche il processo mediatico subito da Raspail, colpevole di resistere alla dottrina dei buonisti. Tacciato di razzismo e simpatie totalitariste, derivanti dall’incomprensione di una visione legittima, sia pur non consone ai canoni del progressismo. Pertanto, è doveroso citare variegate figure che hanno adorato la figura dell’intellettuale francese. L’ex presidente Usa Ronald Reagan ebbe modo di leggere Il Campo dei Santi, dichiarandosi scosso ed impressionato positivamente.
Anche Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, dichiarò numerose volte di ritenere l’opera di Raspail formativa e quanto mai veritiera. Tuttavia, in Francia il testo è diventato un vero cult: soprattutto il fronte conservatore ed elettorale di Jean-Marie Le Pen promosse la lettura e l’insegnamento dei valori dello scrittore. Pertanto, è da constatare l’arretratezza culturale italiana riguardante la figura di Raspail. Anche negli ambienti maggiormente conservatori e tradizionali la sua dottrina è poco raccontata. Una carenza che, oggi, con “Contro l’invasione” può essere colmata anche al fine di comprendere il fenomeno migratorio di cui siamo vittime, in modo da affrontarne più efficacemente i rischi derivanti.