Autostrade, M5S: ‘I Benetton hanno lucrato indisturbati grazie a una sponda politica’
“Quello italiano è un caso unico: le nostre autostrade sono le più care d’Europa”.
Lo scrivono i 5Stelle in un post pubblicato sul proprio blog ufficiale.
I pentastellati spiegano che il crollo del Ponte Morandi ha portato alla luce uno dei “più grandi scandali del nostro Paese”, ovvero il fatto che le concessioni autostradali siano a “beneficio esclusivo di pochi gruppi industriali privati”.
In Europa funziona diversamente.
Ad esempio “in Germania, Olanda e Belgio le autostrade sono pubbliche e parzialmente gratuite”, prosegue il post del M5S, che cita il caso del governo di Berlino, che ha sanzionato con una multa di 3,2 miliardi di euro alcune società alle quali era stato dato un appalto per inserire i pedaggi per i mezzi pesanti. Queste aziende avevano tardato di 16 mesi nella realizzazione dell’opera.
In Italia invece, osservano i 5Stelle, accade esattamente il contrario: “Atlantia si è permessa per anni di non realizzare gli interventi previsti e assolutamente necessari facendo cassa a scapito dei cittadini senza che lo Stato muovesse un dito. E ora, davanti alla devastazione e ai morti, ha ancora il coraggio di parlare di perdite per gli azionisti, contratti e penali, sostenuta in questa campagna scandalosa dal Partito Democratico e da Forza Italia”.
Nel nostro Paese le autostrade sono molto più care rispetto ad altri Stati europei: “In Austria l’abbonamento alle autostrade costa 87,30 euro l’anno, in Svizzera 40 franchi (circa 38,12 euro), in Slovenia 110 euro. Con questi soldi in Italia si percorrono appena 1.200 chilometri,” aggiungono i 5Stelle, che menzionano il caso del Regno Unito, dove la gestione delle reti è stata affidata a società private tramite contratti di concessione: “A differenza dell’Italia, però, nessun segreto di Stato e soprattutto più gestori, dunque più concorrenza,” spiegano.
Quanto alla famiglia Benetton, proprietaria di Autostrade per l’Italia, che gestisce metà della rete autostradale italiana, il M5S sostiene che ha potuto “lucrare” indisturbata su un bene pubblico “perché un’intera classe politica ha offerto loro per anni una sponda politica”.
I governi precedenti, infatti, “hanno prima regalato sin Benetton e poi prorogato per periodi sempre più lunghi gran parte della rete autostradale nazionale, senza pretendere investimenti in manutenzione e una compartecipazione degli utili”.