Meloni a “Porta a Porta”: “Non darò la fiducia a Draghi, ma voterò i provvedimenti utili all’Italia”
Giornata intensa per Giorgia Meloni. Le sensibilità all’interno del centrodestra divergono per quanto riguarda il sostengo a Mario Draghi, che ha iniziato le consultazioni. La coalizione, sappiamo, andrà in ordine sparso dal premier incaricato di trovare una quadra. Bruno Vespa a “Porta a Porta”da subito sottopone la leader di FdI a un fuoco di fila di domande. Coerentemente la Meloni ha ribadito la via del voto come opzione principe, ribadita in ogni contesto. Il conduttore insiste su Draghi. “Vede, Vespa, non metto in discussione la serietà di Draghi, ma la serietà di quelli che stanno andando con lui al governo. Matteo Renzi non lo considero un genio, ma uno che gioca a poker con la vita della gente“.
Meloni a Vespa: “I governi devono rispondere al popolo”
Inizio scoppiettante. Vespa insiste: Ma lei proprio una mano non la vuole dare in questa fase che Draghi sta cercando di aprire? “Sono così responsabile che riesco a dare una mano – se qualcuno la vuole – all’Italia, anche stando all’opposizione”, risponde. Perché quel che conta è la “visione” con cui si vuole fare uscire il paese dalle secche in cui si trova. “L’unico modo per tirare l’Italia fuori dalla palude – scandisce la Meloni – è avere un governo che abbia un forte mandato popolare. Perché i governi devono rispondere al popolo, alla gente; che abbia numeri importanti e una visione compatibile”.
Meloni a “Porta a Porta”: “No a Draghi ma..”
Due punti-chiave sono dirimenti per Fratelli d’Italia, ricorda al conduttore: “Ho sempre detto che non avrei votato un governo tecnico e che non sarei mai andata al governo col Pd, perché oggi di questo stiamo parlando”. Dunque, la posizione di FdI è chiara: “Non so quale sia il programma di Draghi”, è il ragionamento, ma “io sicuramente la fiducia non la voto“, ha puntualizzato. “Al netto del voto di fiducia che io non darò, se Draghi portasse provvedimenti che io condivido per il bene dell’Italia, li voto”.