M5s, panico tra i grillini: ci sono già dieci “kamikaze” pronti a far saltare Giuseppe Conte
La porta aperta a Matteo Renzi purché Giuseppe Conte rimanga premier non è piaciuta al Movimento 5 Stelle. Vito Crimi, dopo le consultazioni con Sergio Mattarella, ha pronunciato quello che i dissidenti mai avrebbero voluto sentire. E così si preannunciano giorni tesissimi per i grillini. L’inferno è scoppiato nelle chat pentastellate. “Adesso abbiamo il problema dei matti” dicono ai piani alti di M5S in merito a quelli che il Messaggero chiama i “kamikaze”. Coloro che, seguendo Alessandro Di Battista, potrebbero far saltare il governo giallorosso in men che non si dica. Si tratta di una decina di senatori e una ventina di deputati. Numeri altissimi soprattutto in Senato dove la maggioranza del premier vacilla in continuazione.
“Allertiamo la base, rianimiamo i meet up, la gente è con noi e non con Crimi!”, si sfoga un M5S puro e duro. “Noi con Conte e senza Renzi. Anziché pentirsi per tutto quello che ha combinato, ancora insiste con arroganza e sfacciataggine”, ha detto il vate dei dissidenti Elio Lannutti. Dello stesso parere anche Barbara Lezzi: “Se Renzi rientra in maggioranza io la fiducia non la voto”. E ancora, questa volta Vittoria Baldino: “Liberiamoci una volta per tutte di Renzi, personaggio deplorevole”.
Insomma, quellla dei Cinque Stelle è una bomba pronta a esplodere. Qualcuno – scrive il quotidiano romano – dice che Luigi Di Maio non si mette le mani nei capelli soltanto perché se li spettinerebbe. Sinonimo, questo, di una situazione fuori controllo. Ad avere la peggio non può che essere il presidente del Consiglio. Nel caso in cui non si riuscisse a trovare la quadra, addio a un Conte ter. Peggio ancora per i giallorossi, addio alle poltrone e spazio a un governo istituzionale. O quello che più i pentastellati temono: le elezioni anticipate. Come invece vorrebbe il centrodestra.