Sgomberi quartiere per quartiere. Il Viminale manda i “rinforzi”
Sgomberi per blocchi, grazie a «rinforzi» in arrivo da altre città e garantiti dal Viminale.
Questa la ricetta con cui la Regione si appresta ad affrontare, a giorni, il problema delle occupazioni abusive delle case popolari Aler.
L’abusivismo è un tema letteralmente esplosivo. Genera insicurezza e degrado. E le periferie di Milano oggi sono una polveriera di tensioni sociali. Ma al Pirellone hanno le idee chiare. E le hanno discusse col ministero dell’Interno. «In un palazzo con 80 occupazioni abusive liberarne una o due perde di efficacia – ha spiegato l’assessore regionale Stefano Bolognini dopo la visita in all’Opera Cardinal Ferrari con Matteo Salvini – bisogna intervenire per blocchi e liberare interi quartieri».
Sgomberi per blocchi, grazie a «rinforzi» in arrivo da altre città e garantiti dal Viminale. Questa la ricetta con cui la Regione si appresta ad affrontare, a giorni, il problema delle occupazioni abusive delle case popolari.
L’abusivismo è un tema letteralmente esplosivo. Genera insicurezza e degrado. E le periferie di Milano oggi sono una polveriera di tensioni sociali. Su questo (come su Trenord) la giunta di Attilio Fontana si gioca molta della sua popolarità. E dopo il riordino normativo in materia di assegnazioni, molti si aspettano un intervento concreto per la legalità.
L’assessore regionale Stefano Bolognini, che ieri mattina ha accompagnato il ministro dell’Interno Matteo Salvini nella sua visita all’Opera Cardinal Ferrari di via Boeri, ha mostrato di aver ben presente l’urgenza della questione: «Abbiamo parlato col questore – ha detto – e a settembre ci troveremo con questore e prefetto, perché le decisioni vengono prese anche dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, e col Comune di Milano, per stabilire quali sono le situazioni di maggiore criticità a Milano, e intervenire». «La Regione – ha detto l’assessore – ha scelto e chiesto che oltre agli sgomberi, in flagranza e singoli, si intervenga sulle situazioni in maniera complessiva». La Regione ha le idee chiare. E le ha discusse col ministero. «In un palazzo con 80 occupazioni abusive liberarne una o due perde di efficacia – ha spiegato – quindi bisogna intervenire per blocchi e liberare interi quartieri».
Il primo intervento previsto è nell’area del Lorenteggio, anche perché sul quartiere (134mila metri quadrati) è in corso un intervento con ingenti fondi europei vincolati e scadenze da rispettare. «Sgomberare cinque case non avrebbe senso – ha detto Bolognini – vanno sgomberate tutte altrimenti sarebbero rioccupate». Il punto sono gli uomini a disposizione. «Per fare operazioni simili – ha proseguito, a margine della visita – servono aliquote che arrivino anche da altre regioni e province, è uno sforzo di ordine pubblico notevole».
«Su questo – ha garantito Bolognini – c’è l’impegno del ministro, in sintonia col questore, perché a Milano, di fronte a situazioni eccezionali e consolidate nel corso degli anni ci possa o ci possa essere un supporto delle forze dell’ordine per sgomberare per esempio 160 famiglie, magari non tutte mosse dal bisogno. Se mandassimo gli agenti di Milano, per una settimana tutti i poliziotti della città si dovrebbero fermare lì e non fare altro». «C’è bisogno di superare certe situazioni critiche, vanno superate, c’è bisogno di forze e su questo il ministro ha detto che su alcune situazioni di particolari criticità c’è la volontà del Viminale di dare il supporto necessario».IL GIORNALE.IT