Salvini faccia a faccia col vu cumprà: “Non mi ha cacciato, è stato gentile”

Qualche giorno fa, Matteo Salvini ha annunciato – orgoglioso – i risultati di questi mesi di “Spiagge sicure”, l’atto con cui il ministero dell’Interno ha stanziato risorse da destinare ai Comuni per rendere più vivibili i litorali.

Le direttive del ministero, tra le altre cose, sono servite ad allontanare dalle spiagge i fastidiosi vu cumprà che camminano tra gli ombrelloni vendendo merce contraffatta.

E proprio mentre il ministro dell’Interno annunciava i risultati ottenuti, sui social diventava virale una foto. Una foto sua e di un vu cumprà. Simpatica, nulla da dire, ma che la solita sinistra ha usato per attaccare il ministro. Nello scatto, infatti, si vede Salvini sotto l’ombrellone in una spiaggia di Marina di Pietrasanta mentre allontana garbatamente un vu cumprà che spera di potergli vendere qualcosa. Il venditore abusivo è in piedi, mentre il leghista è seduto e guarda il telefono.

Ora, a spezzare una lancia a favore del vice premier è proprio quel vu cumprà che da Salvini è stato allontanto garbatamente. Intercettato dal Corriere della Sera spiega “che sapevo che quel signore era Matteo Salvini. Ero lì, sulla spiaggia, con mio fratello Moussa che conosce il ministro, gli volevo chiedere anche io un selfie e magari vendergli qualcosa. Lui non mi ha cacciato, è stato gentile e mi ha detto di aspettare perché era al telefono”.

Il venditore ambulante, quindi, cambia le carte in tavola alla sinistra e non parla assolutamente di un Salvini razzista. Medoune Mbaye, poi, spiega che dopo lo scatto “a tradimento” col vice premier è stato sommerso di telefonate per lo più scherzose di connazionali, ma lui non cerca visibilità: “Non voglio dire più niente, ho moglie e figli in Italia”. Ma tra una battuta e l’altra confessa: “Se poi ho fatto il selfie? No, perché il signor Salvini mi ha detto che con la merce che vendevo lui non avrebbe fatto la foto”.

E se Medoune il selfie con Matteo Salvini non lo ha fatto, il fratello sì. Anzi, ci tiene anche a difednere il minitro dell’Interno. “Non scrivete male del ministro, mi raccomando – continua al Corera -. Lo conosciamo è molto bravo e cortese. I miei figli hanno giocato con i suoi sotto l’ombrellone. È un gentiluomo e non è affatto un razzista”.

Insomma, dopo la foto dei funerali di Stato a Genova dove Salvini dà una carezza a una donna di colore e dopo queste due testimonianze, la Sinistra avrà ancora la forza di chiamare il vice premier razzista o xenofobo? IL GIORNALE.IT

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