Un milione di euro sequestrati a 13 camorristi “poveri” che intascavano il reddito di cittadinanza
Lo scandalo del reddito di cittadinanza si arricchisce ogni giorni di nuovi, incresciosi capitoli. Dopo la scoperta del “povero” bresciano che andava a incassare il sussidio in Ferrari, oggi è la volta dei camorristi di Napoli che facevano “reddito”, oltre che con le attività criminali, anche con i soldi dei contribuenti onesti. Con buona pace di Luigi Di Maio, che due anni fa annunciava di aver abolito la povertà, con l’introduzione del reddito di cittadinanza, ma evidentemente in troppi, tra i truffatori e i malavitosi italiani, si sono sentiti chiamati direttamente in causa.
Reddito di cittadinanza ai camorristi meno abbienti…
Oltre 500 finanzieri del Comando provinciale di Napoli sono impegnati dalle prime ore dell’alba in perquisizioni e sequestri per oltre 1 milione di euro nei confronti di soggetti, tutti condannati per il reato di associazione di tipo mafioso, che hanno falsamente certificato i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza. L’operazione dei finanzieri è coordinata dalle Procure di Napoli, Napoli Nord e Torre Annunziata. Le perquisizioni sono svolte in diversi quartieri di Napoli e nell’area metropolitana.
Sono 13 i condannati in via definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso che avrebbero percepito indebitamente il reddito di cittadinanza e nei confronti dei quali i finanzieri del Comando provinciale di Napoli stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo per un valore di oltre 1 milione di euro. Il sequestro preventivo riguarda le somme ricevute dagli indagati nonché le carte prepagate utilizzate per l’erogazione del beneficio. Il decreto è stato emesso dal gip del Tribunale di Napoli Nord e si inserisce in una più ampia attività investigativa che ha visto il coordinamento delle Procure della Repubblica di Napoli Nord, Torre Annunziata e Nola e che è stata svolta dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria di Napoli e del gruppo di Torre Annunziata.
Di Maio annuncia l’abolizione della povertà (video)
Anche a Catania scoperti i furbetti del reddito di cittadinanza
Ieri i militari della Comando provinciale della Guardia di finanza di Catania hanno denunciato 78 persone che intascavano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Nell’ultimo periodo, le Fiamme gialle etnee hanno intensificato i controlli che, già nello scorso ottobre, avevano permesso di scovare 18 percettori di reddito per un danno alle casse dello Stato di oltre 240mila euro. Questa volta il numero dei furbetti scovati è arrivato a 78 per un beneficio totale di oltre 1.200.000 euro. Tra gli indebiti percettori del beneficio c’era chi aveva riportato condanne per gravi reati, giocatori d’azzardo on-line, chi aveva realizzato vincite per oltre un milione di euro, ma anche un proprietario di quattro appartamenti, un magazzino e un’autorimessa; un ereditiere di quasi 400.000 euro in valori mobiliari e immobiliari.