Vaccini Covid, rissa sui contratti: “Chi risponderà degli effetti collaterali?”
Non si sa quanto costano, dove si producono e quando verranno distribuiti, ma soprattutto non si sa chi risponda in caso di effetti collaterali pesanti.
Ad oggi, i termini dei contratti tra la Commissione europea e le aziende fornitrici dei vaccini anti-Covid, restano ancora top secret.
A sottolinearlo, chiedendo alla commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides di chiarire punto per punto, è l’eurodeputata francese dei Verdi/Ale Michéle Rivasi. “Sono mesi – lamenta Rivasi durante la plenaria a Bruxelles – che chiediamo accesso ai contratti siglati dalla Commissione con i produttori di vaccini, che l’esecutivo continua a mantenere segreti, limitandosi a fornire un accesso parziale, unicamente in una reading room allestita dalla Dg Sante a Bruxelles, in piena pandemia, a condizione che non si fotografi e che non si prendano appunti, al contratto siglato con Curevac (omissato nei punti cruciali, come quelli relativi alla responsabilità).
La disclosure, annunciata il 12 gennaio dal capo negoziatrice Ue sui vaccini Sandra Gallina, in occasione della riunione in commissione Salute dell’Europarlamento, pare più che altro una presa in giro. “Ho fatto sei ore di treno – denuncia Rivasi – per andare in questa reading room. Sulle cifre accordate ai produttori non c’è nulla; sui luoghi di produzione, non c’è nulla; sui prezzi, non c’è nulla. Allora non è possibile, non si possono dare così tanti soldi pubblici senza contropartita”. Insomma, tanto rumore per nulla. Il contratto, messo a disposizione in una reading room tre giorni a settimana per solo quattro ore, non solo è uno, quello di CureVac, ma pure secretato nei punti chiave.
Ma a far infuriare l’eurodeputata è la totale mancanza di trasparenza sulla questione responsabilità in caso di eventuali danni causati dal vaccino. “Chi è responsabile degli effetti collaterali? Dovete rispondere su questo, perché nei contratti non c’è nulla. Se mi vaccino domani – tuona l’erodeputata – e ho una paralisi facciale, chi ne risponde? Lo Stato o la compagnia farmaceutica? Dovete rispondere”. Nella versione omissata, e blindata pure da un accordo di riservatezza, del contratto siglato dalla Commissione Europea con CureVac, non viene neppure chiarito chi risponda di eventuali danni provocati da possibili effetti collaterali del vaccino anti-Covid. O meglio, come rivelato dal presidente della commissione Salute, Pascal Canfin, nelle 60 pagine messe a disposizione ad essere omissati sono proprio i paragrafi dedicati al nodo responsabilità.
Finora l’unica risposta fornita sulla questione, l’ha fornita la direttrice generale Salute Sandra Gallina. La Commissione, assicura la capo negoziatrice Ue sui vaccini, “ha difeso la via europea alla responsabilità”. Una precisazione che però allude, senza esplicitarlo, a una risposta giuridica e finanziaria del produttore in caso di errore o di dolo. E proprio il nodo della responsabilità giuridica è stato il principale motivo del ritardo nel contratto tra la Commissione e Pfizer/BionTech è arrivato in ritardo rispetto agli altri. Ma sul punto da Bruxelles tutto tace.