Milano, i biglietti dell’Atm costeranno 2 euro
Si alza il prezzo dei biglietti dell’Atm di Milano: ora il ticket andrà a costare 2 euro.
Il piano “rivoluzionario” era già stato presentato qualche mese fa e ora è pronto. Il rincarò sarà presentato a tutti i sindaci ai primi di settembre. Milano, quindi, oltre ad avere un biglietto più costoso, avrà anche il suo nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico.
Ma che cosa prevede questa novità? Inazitutto il servizio sconfinerà oltre i confini del capoluogo. Dovrebbe essere questa la principale novità: la tariffa urbana sarà sì rincarata di 50 centesimi, ma permetterà di muoversi fin dentro ai Comuni più vicini a Milano. Resta ancora l’incognita di quando debutterà l’aumento: è in programma da gennaio, ma rischia di slittare a marzo-aprile. L’inizio del 2019 si annuncia infatti “affollato”: lo stesso mese partirà un’altra rivoluzione, quella dell’Area B.
Ma non è la prima volta che arriva l’aumento del ticket dell’Atm. L’ultimo aumento, sempre di50 centesimi, infatti risale a oltre sette anni fa con Giuliano Pisapia. E ora Beppe Sala spiega che “andiamo a lavorare su cerchi concentrici, sul modello di Monaco di Baviera e Londra, che dal punto di vista dell’equità sociale è più corretto perché si paga in funzione dell’uso”.
Quindi addio ai confini dei cento e più Comuni della provincia. Attraversare ogni cerchia costerà qualcosa in più, ma all’interno di ogni “ciambella” ci si sposterà liberamente con un biglietto. Messa da parte l’ipotesi di fissare il primo limite alla filoviaria della 90-91, come è oggi, l’area «urbana» anzi s’allargherà ai Comuni di prima fascia, andando incontro ai pendolari che vedranno stemperato il rincaro. Il sistema sarà “integrato”: il tagliando varrà anche sulle linee di altri gestori. Non vale per Trenord, però. Con la Regione le trattative sono ancora aperte. IL GIORNALE.IT