“No a genitore 1 e 2”. Don Patriciello insultato dagli omosessuali
Don Maurizio Patriciello è stato accusato dall’Arcigay di Napoli di “vomitare odio” e di essere uno speculatore sociale solo per aver espresso la sua posizione sulla reintroduzione di “genitore 1” e “genitore 2″ da parte del governo Conte Bis. Don Maurizio Patriciello ha raccontato l’attacco di cui è rimasto vittima: «Ho messo un post su Facebook per dire che sono per dare un nome a un padre e una madre. L’Arcigay di Napoli mi ha dato dell’odiatore, del trumpista e ricoperto di insulti a mezzo stampa. L’intolleranza totalitaria dei tolleranti mi preoccupa».
Tantissimi i commenti al post e i messaggi di solidarietà a don Maurizio Patriciello. Scrive un utente: «Questo scempio culturale, morale e infine anche legislativo ha una regia molto più in alto. Di chi si dimena nel nostro paese ( piccoli esseri senza patria e senza Dio). Don Maurizio tu sei nel giusto e rispondi a Colui che ha creato l’ordine naturale di tutto (altro che chi sono io per giudicare). Sei un coraggioso sacerdote in questo mondo rovesciato». Così il Secolo d’Italia.
E un altro osserva: «Possono fare leggi, possono scrivere montagne di libri questi miseri politici possono legiferare una marea di putt****e, ma la realtà, la natura non si cambia per formare una famiglia ci vogliono un padre e una madre, questo è un dato di fatto, tutte le altre cose che vengono fatte, dette, dai politici sono solo marchette per comprare i favori e voti, delle varie organizzazioni». C’è poi chi ribadisce: «Solo Padre e Madre, chiunque sia diversamente orientato sessualmente non abbia la pretesa che gli altri si adeguino. Semmai saranno loro a doverlo fare».