Un tribunale d’appello peruviano accusa George Soros e Bill Gates di aver provocato la pandemia Covid
Una corte d’appello peruviana, in una risoluzione, ha affermato che la pandemia è stata provocata dal Nuovo Ordine Mondiale per volere di Rockfeller, Soros e Gates. Sull’episodio indaga il Tribunale Supremo. Nel corso di un processo penale per stupro una corte penale d’appello del Perù ha emesso una bizzarra risoluzione nella quale si dichiara che la pandemia di Covid-19 è stata creata da Bill Gates, George Soros e le elite globali.
“Il processo penale è stato paralizzato a causa della pandemia COVID-19, creata dalle élite criminali, che dominano il mondo; e che ha paralizzato le attività in quasi tutti i paesi (…) Pertanto , nessun governo mondiale, persone fisiche e giuridiche, né la difesa degli accusati, possono sostenere che questa pandemia ha la qualità di “prevedibile”, tranne i suoi creatori del nuovo ordine mondiale come Bill Gate, Soros, Rockefeller, ecc. che l’hanno gestita e continuano a dirigere con estrema segretezza all’interno dei loro ambienti e delle multinazionali, con proiezioni per il progetto 2030 ”, ha detto la corte secondo quanto si apprende da RPP Noticias.
Il passaggio appartiene ad una sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello Superiore delle città di Chincha e Pisco, situata nel dipartimento di Ica (sud), con cui è stato stabilito il prolungamento della detenzione preventiva nei confronti di un uomo indagato per presunto stupro contro una donna.
Sull’episodio ha aperto un’indagine il Tribunale Supremo della regione Ica del Perù al fine di “raccogliere prove che consentano di determinare l’esistenza o meno di presunte irregolarità”.
L’avvocato della difesa, che ha presentato richiesta di annullamento della sentenza, parla di irregolarità e di violazione dei diritti dell’imputato.
“Invece di introdurre argomenti riferiti al caso, sono state introdotte dichiarazioni speculative”, ha protestato il legale con i media nazionali.
L’organo disciplinare precisa ha precisato che l’indagine si svolgerà nell’ambito del dovuto procedimento amministrativo ed sarà finalizzata alla precisazione dei fatti contestati.
L’apertura di un fascicolo ai danni dell’istituzione con sede a Varsavia, per presunte irregolarità, è arrivata dopo mesi di ripetuti attacchi ai danni della stessa, con, in primo luogo, delle ong per i diritti umani che hanno biasimato l’agenzia per avere preso parte ad alcuni respingimenti illegali di migranti nel Mediterraneo orientale. Tali accuse delle associazioni umanitarie sono state in seguito rilanciate da membri del parlamento europeo, con il gruppo socialista che ha espressamente sollecitato le dimissioni di Leggeri.