Assessore veneto canta Faccetta Nera in radio. Interviene Zaia: “Si deve scusare”
La Zanzara è un programma radiofonico noto per le sue note provocatorie. Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno costruito la popolarità della trasmissione in onda su Radio24 su questi capisaldi e l’ultima “vittima” della loro irriverenza è stata l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, esponente di Fratelli d’Italia.
I due conduttori, con intento chiaramente provocatorio, hanno chiesto all’assessore di scegliere tra un brano del Ventennio e Bella Ciao, canto popolare nato dopo la Liberazione e associato ai moti della resistenza partigiana. La scelta dela Donazzan è caduta sulla prima proposta e da lì è scoppiata la polemica, che ha visto intervenire anche Luca Zaia.
Alla domanda dei conduttori de La Zanzara, Elena Donazzan ha ammesso di ricordare il brano Faccetta Nera, canto composto nel 1935 durante il colonialismo italiano in Abissinia. L’assessore ha rivelato che quel canto lo sente in famiglia di quando è piccola e così ne ha intonato un breve estratto. Subito dopo è partita una segnalazione da parte del coordinamento di Il Veneto che vogliamo, lista civica che ha appoggiato il candidato presidente Arturo Lorenzoni contro Luca Zaia. “Questo clima di intollerabile revisionismo che ha ormai sdoganato il fascismo manifesto di una figura istituzionale è il simbolo di una regressione culturale e civile. Che tipo di scuola ha in mente Donazzan, sempre che fra una canzonetta fascista e l’altra possa avere spazio per occuparsi di scuola, forse ha in mente quella del ventennio quando gli insegnanti che non erano fascisti venivano licenziati?”, si legge nella nota.
A stretto giro è intervenuto anche il segretario regionale di Articolo Uno, Gabriele Scaramuzza, che ha invocato l’intervento di Luca Zaia: “O il presidente Zaia crede sinceramente in quello che ha scritto, e quindi tocca a lui rimuovere dal suo incarico l’assessore Donazzan, oppure avalla il suo assessore, dimostrando di non essere persona che crede nelle proprie parole”. Il riferimento di Scaramuzza è alla lettera aperta di Luca Zaia ai veneti in occasione delle celebrazioni della Liberazione, il 25 aprile 2020. E Luca Zaia, poco, fa, è intervenuto nella vicenda: “Non ho neanche visto il fatto, ho letto qualche agenzia. Dico che l’assessore Donazzan si deve scusare visto che Faccetta nera riprende un periodo storico buio, è inevitabile che molte persone abbiano urtata la loro sensibilità, parliamo di un periodo di leggi razziali, di colonialismo e di tutto quello che conosciamo. Penso che siano doverose le scuse”. Assessore canta “Faccetta nera” in radio, Zaia: “Scuse doverose”Pubblica sul tuo sito
Elena Donazzan ha affidato le sue parole a una nota: “La libertà non si predica, si difende: la libertà di pensiero deve sempre essere legata alla libertà delle persone, e mai scadere in offesa o violenza. Sono dispiaciuta per le recenti dichiarazioni di alcuni colleghi Consiglieri regionali di opposizione, che vanno esattamente nella direzione opposta. Sono dispiaciuta più dai toni che dai contenuti, che trovo privi di senso della verità. A questi ultimi ricordo che abbiamo cose importanti da fare, e le priorità sono a me molto chiare: non perderò tempo nel rincorrere un tentativo ulteriore di alimentare l’odio”.