Spread, il piano della Lega per uscire dall’euro che scatenò il panico il 1 giugno
“Sembrava l’11 settembre” rivela un trader alla guida di un hedge fund. Ma era il primo giugno di quest’anno, un venerdì, solitamente giornata tranquilla inBorsa. Dopo il picco dello spread del mercoledì precedente, gli acquisti sono tornati a far risalire le quotazioni dei titoli di Stato italiani, riporta La Stampa. Poi però, poco dopo le 14 comincia a circolare una agenzia Reuters: “Eu lawmakers from Italy’s coalition parties seek funds to quit euro” (I parlamentari europei dei partiti della coalizione italiana cercano fondi per uscire dall’euro).
Si riferisce a una proposta di legge presentata due giorni prima da alcuni europarlamentari di Lega e Cinquestelle per la creazione di un “fondo di sostegno” per quei Paesi che dovessero decidere di lasciare l’eurozona. Si scatenano i trader.
Lo spread schizza, i prezzi dei Btp crollano, il futures sul Bund dà la misura del nervosismo. “In pochi minuti il prezzo ha fatto un balzo paragonabile ai momenti di maggiore tensione che io ricordi. L’11 settembre o il crollo di Lehman, per capirsi”. Sono momenti frenetici, tesissimi. Al telefono scopre che il lancio d’agenzia è sbagliato: l’Italia non lascerà l’euro. Nei giorni in cui tutti volevano vendere, lui aveva comprato. Certo, i prezzi sarebbero risaliti, potenzialmente una forte opportunità di guadagno. E stava andando anche bene, fino alle 14 di venerdì primo giugno. Colpa del giornalista che ha calcato la mano su un titolo? Di una maggioranza che nessuno conosce fuori dall’Italia o del nervosismo dei mercati? “Non lo so. So che qualcuno ha rischiato di perdere un sacco di soldi in pochi minuti. Serve responsabilità”.