Strage di Viareggio, la Cassazione: “Condanne annullate”, ex manager salvati. Gli insulti e le lacrime dei parenti delle vittime

Una sentenza destinata a far discutere, quella della Cassazione, che ha ribaltato il giudizio di secondo grado sulla strage alla stazione di Viareggio, avvenuta il 29 giugno 2009: sono stati prescritti gli omicidi colposi perché non è stata riconosciuta l’aggravante dell’infortunio sul lavoro ed è stato chiesto un nuovo processo d’appello anche per l’ex amministratore delegato di Fs e Rfi, Mauro Moretti, che era stato in precedenza condannato a 7 anni di carcere. Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo. 

Undici anni e mezzo dopo la tragedia che ha raso al suolo quasi completamente la zona della città di via Ponchielli e soprattutto che è costata la vita a 32 persone, arriva quindi la sentenza della Cassazione che costringe a ricominciare quasi tutto daccapo: il processo per la strage di Viareggio deve infatti tornare in Corte d’Appello, intanto sono state annullate le condanne agli ex amministratori Moretti e Elia e prescritte tutte le accuse di omicidio colposo. Non solo, perché è stato escluso anche il risarcimento per tutte le 22 associazioni che si erano costituite come parte civile nel processo. 

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