Rimpasto, fuori Lamorgese e un renziano alla Difesa: le indiscrezioni, le mosse per evitare la crisi (e Renzi verso la Nato)
Molte le ipotesi sul tavolo in caso di crisi. Tra queste Marta Cartabia o Paola Severino al posto di Giuseppe Conte nello scranno più alto di Palazzo Chigi. Eppure, dopo le parole di Maria Elena Boschi al Tg4, il timore del presidente del Consiglio sembra parzialmente. Smussata la volontà di Italia Viva di far cadere il governo. Ora la tenuta dell’esecutivo dipende dalle trattative. I margini – ricorda La Stampa – non mancano: Conte sarebbe disposto ad ingoiare le proposte di IV e, a questo punto, si potrebbe procedere a un rimpasto a un Conte-ter. Fermo restando che il rimpasto sarebbe per tutti la soluzione più semplice. A Matteo Renzi, fautore dello strappo giallorosso, Conte potrebbe offrire il ministero della Difesa. Potrebbe essere Ettore Rosato a guidare il dicastero ad oggi di Lorenzo Guerini. A quel punto il ministro dem si sposterebbe all’Interno mettendo alla porta Luciana Lamorgese. Troverebbero conferme, così, le indiscrezioni di Paolo Becchi, secondo cui Renzi mira a un suo uomo alla Difesa per arrivare, un giorno, alla Nato, dato che il suo futuro da leader politico sembra ormai irrimediabilmente compromesso.
Accantonata, pare, l’ipotesi di un Conte-ter. Il rischio è troppo alto: il premier dovrebbe salire al Quirinale, dimettersi e poi ottenere un reincarico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il tutto ovviamente con qualche possibile sorpresa in grado di ribaltare il quadro politico. Dunque il rimpasto rimane l’idea più gradita. Per raggiungerlo Conte le sta provando tutte, anche incontri uno dietro l’altro. Questi ultimi soprattutto con il Partito democratico. Il presidente del Consiglio ha infatti sentito Nicola Zingaretti e Goffredo Bettini nella speranza di non veder finire il suo mandato.