L’infermiera prima vaccinata smentisce: “Mai ricevuto minacce di morte”
Dopo essere stati al centro della cronaca per quasi una settimana, ecco l’annuncio che scuote i “professionisti dell’informazione”: le presunte minacce di morte ricevute da Claudia Alivernini, l’infermiera dello Spallanzani prima vaccinata contro il Covid in Italia, sono una bufala. L’infermiera , tramite i suoi legali, smentisce infatti di aver ricevuto questo tipo di minacce dai “no vax”, sottolineando di non aver mai rilasciato dichiarazioni a riguardo e di non aver autorizzato chicchessia a rivolgersi alla stampa per suo conto.
I legali dell’infermiera: “Nessuna minaccia di morte”
Il comunicato dei legali della Alivernini stronca in pieno la narrazione che si era creata, arrivando addirittura ad essere diffusa dai canali istituzionali, dei “no vax” che avrebbero intimorito l’infermiera. Secondo Fanpage – tra i primi ad aver riportato la notizia delle presunte minacce – lo studio legale “ha provveduto a diffidare il Messaggero alla immediata rimozione e/o cancellazione dell’articolo apparso nell’edizione odierna a pag. 9, a firma della giornalista Alessia Marani, giacché la ns. assistita non ha mai rilasciato le dichiarazioni ivi riportate (né altre dichiarazioni di sorta), né ha tantomeno mai autorizzato chicchessia a rivolgersi alla stampa e/o a terzi per suo conto per rilasciare dichiarazione alcuna. Parimenti infondati risultano anche i riferimenti a presunte minacce di morte che a quanto consta alla nostra assistita non si sono mai verificate”.
A proposito di fake news
Parole che hanno dell’incredibile, considerando il clamore mediatico che la notizia ha suscitato nei giorni scorsi. Ma tutto è ben quel che finisce ben? Non proprio, poiché Fanpage ha prontamente eliminato tutti i post riguardanti le minacce. Insomma una vera e propria cantonata, considerando che Francesco Piccinini, direttore di Fanpage, è membro della task force anti fake news istituita in primavera dal Governo. Una vicenda decisamente imbarazzante, tra le ormai tante simili. Nel frattempo la credibilità di certa stampa mainstream è sempre più scarsa.