Lamorgese come Xi Jinping. Meloni: caccia al veglione? Piuttosto controllate i clandestini
Non sono piaciute a Fratelli d’Italia le parole del ministro degli Interni Luciana Lamorgese che ha minacciato un controllo stretto anche sui social per la caccia al veglione di San Silvestro. Tanto accanimento, fa notare Giorgia Meloni, gli italiani non lo meritano. Soprattutto quando per gli immigrati clandestini non si utilizza lo stesso registro.
Lamorgese, Meloni: quando useranno lo stesso zelo contro l’immigrazione clandestina?
“Pugno duro della Lamorgese contro le feste clandestine di Capodanno – osserva Meloni – addirittura con super dispiegamenti delle Forze dell’Ordine e monitoraggi in rete. Quando inizieranno a usare la stessa attenzione per contrastare l’immigrazione clandestina e incontrollata?”.
Mollicone: sembra di stare in un romanzo di Orwell
“Lamorgese – rincara la dose il deputato Federico Mollicone – controllerà i social per vedere dove si riuniscono gli italiani? L’Italia del governo giallorosso sembra sempre più un romanzo orwelliano o la Cina di Xi Jinping. Il ministro dell’Interno sta prendendo spunto dalla gestione dei comunisti cinesi dell’ordine pubblico dove la tecnologia è strumento di oppressione dei diritti fondamentali. A quando i droni alle finestre per controllare se siamo a casa degli zii o dei nonni?”.
Paragone: almeno nel bagno avremo un po’ di privacy?
L’atteggiamento del ministro Lamorgese indigna anche Gianluigi Paragone, che si sfoga in un video su Fb: “Il ministro controllerà anche i social? Mi auguro che almeno il bagno sia preservato da occhi indiscreti. Abbiamo ancora un minimo di privacy? – si chiede Paragone – neanche ai peggiori mafiosi stanno facendo questo controllo assurdo che stanno esercitando verso gli italiani. Siamo al delirio di onnipotenza. Stanno utilizzando un linguaggio e un gergo da Kgb e da Gestapo”.
Le bacchettate del Garante della privacy
Sulla questione interviene anche il Garante della privacy, auspicando che il monitoraggio della rete internet per impedire che si affittino case dove riunirsi non rispettando le regole e il distanziamento” sia svolto tenendo nella dovuta considerazione i principi e la normativa in materia di dati personali.