Arrivano i tagli alle pensioni. Ma crescono assegni assistenziali agli stranieri
I numeri per la spesa pensionistica riservata agli immigrati parlano chiaro.
Solo nel 2016 sono stati 70.648 i cittadini stranieri che hanno goduto di un assegno assistenziale. Mica pochi. E la spesa totale per le casse dell’Inps è stata di 426,4 milioni di euro. Intanto, però, il governo ha promesso di tagliare le pensioni sopra i 4mila euro.
Ma guardiamo più nel dettaglio i dati forniti dagli Osservatori statistici dell’Inps. Di questi 70mila stranieri che ricevono una assistenza, ben 16.232 provengono da paesi neo comunitari dell’Est Europa, mentre la maggioranza (54.416) sono extracomunitari. Tutte nazionalità differenti accumunate da un unico fattore: incassare l’assegno dell’Inps.
Come spiega il Sole 24 Ore, queste “pensioni” accreditate ai cittadini immigrati riguardano assegni sociali o invalidità civili. Di solito, in media, ogni persona incassa poco più di 6mila euro (circa 453 euro al mese). Ma il conto finale sfiora comunque i 500 milioni all’anno. Si tratta del 60% circa del totale della spesa pensionistica che l’Inps mette a bilancio per i cittadini non italiani (che abbiano maturato tutte le condizioni per poter ricevere un assegno previdenziale).
Le comunità più diffuse sono quelle rumena (11.611), albanese (15.566) e marocchina (10.021). Più indietro invece i filippini, i polacchi e i bulgari. Da notare un altro dato: nel 2015 gli stranieri che hanno ottenuto un assegno assistenziale erano di meno. La crescita nel 2016 è stata del 9,2%.