Migranti, Salvini sfida l’Ue: “Si riveda Sophia, o la interrompiamo. L’Italia non è il campo profughi d’Europa”
Il ministro degli Interni torna a tuonare contro l’invasione islamica e contro la dittatura eurocomunista che, attraverso l’operazione Sophia voluta dai criminali del PD per ingrassare gli amici delle cooperative rosse, hanno scaricato in Italia 45.000 clandestini, futuri spacciatori e potenziali terroristi. Salvini sfida Bruxelles: “Si riveda la missione Sophia, oppure la interrompiamo. L’Italia non è il campo profughi d’Europa”.
«L’operazione Sophia? Stiamo chiedendo all’Europa di rivederla, altrimenti questa missione la interrompiamo perché non possiamo più essere il campo profughi d’Europa»: Matteo Salvini ieri pomeriggio alla Versiliana di Marina di Pietrasanta non usa mezzi termini.
Ma Salvini parla anche delle grandi opere: «Sono convito che alcune di esse – dice – debbano andare avanti, dal terzo valico alla Tap in Puglia. C’è un grande dibattito anche sulla Tav: su questo stanno valutando i tecnici, ma penso che sia un’opportunità». Sugli obiettivi economici del governo non cede di un passo. «Puntiamo a smontare la legge Fornero – conferma – e lo faremo. E poi ridurremo le tasse partendo dai dimenticati e dai piccoli imprenditori. Sono contento di come abbiamo fatto partire questo esecutivo e di come stiamo lavorando coi 5 stelle». Il governo va avanti, questo è certo. «Abbiamo firmato un contratto – ribadisce il vicepremier – e farò di tutto per mantenere ciò che abbiamo detto agli italiani senza convenienza politica o partitica. Ero stufo di essere all’opposizione e di dire agli altri ciò che non mi andava facessero. Il Centrodestra? Esiste ancora in tanti comuni e in tante regioni. È stata una soddisfazione enorme aver mandato a casa il Pd in città come Pisa e Siena, ora tocca a Firenze e alla Toscana. Io ci credo. E ricordo che questo governo è nato solo – aggiunge – nel momento in cui Berlusconi mi disse: piuttosto che andare a nuove elezioni vai e provaci».
Sul decreto dignità Salvini ironizza: «Le critiche costruttive le ascolto. È partito in una maniera ed è finito in un’altra. Se la Cgil ha detto che non va bene, vuol dire che va bene. Quando non sono convinto di una cosa ascolto cosa dicono la Camusso, Santoro e Gad Lerner e faccio il contrario». Poi, immancabile, l’attacco alla Ue: «L’iscrizione al club costa agli italiani 6 miliardi di euro. Sono stufo arrivi grano canadese, grano turco e olio tunisino». Un applauso senza fine parte all’annuncio che tutti volevano sentire: «Vi do il mio impegno – assicura – che non tasseremo né la casa né i conti correnti». Insomma, gli italiani risparmieranno per non essere più penalizzati. E anche sulla legittima difesa, insiste il ministro, «vogliamo riconoscere il sacrosanto diritto. Che non vuol dire far west o pistoleri, quello c’è oggi. In un Paese normale se trovo uno mascherato e armato in camera mia con mio figlio devo poter agire prima io senza rischiare 10 anni di processo». Cambierà l’Italia? Per Salvini sì, in meglio, ma sarebbe bello, che a scuola si tornasse a studiare «la storia, tutta la storia, con tutti i regimi, tutte le stragi, tutte le violenze, tutte le dittature. Perché – conclude – i nostri figli non devono sapere che nelle Foibe sono stati massacrati migliaia di italiani dai comunisti?».