La sindaca Pd dà gratis lo spazio ai musulmani, ma fa pagare le suore: bufera a Verbania
La sindaca Pd dà gratis lo spazio ai musulmani, ma fa pagare
le suore: bufera a Verbania
Chissà se, a parti invertite, accadrebbe lo stesso: ossia che un cattolico residente in un Paese a maggioranza islamica, venga trattato coi guanti di velluto, agevolato economicamente rispetto a un omologo dichiaratamente appartenente a un’altra religione – magari minoritaria in termini di presenze di fedeli in quello stesso Paese –. Chissà, insomma, se a Marrakesh, piuttosto che a Islamabad, sarebbe potuto accadere quanto si è verificato a Verbania, dove il sindaco dem, Silvia Marchionini, ha concesso a titolo gratuito ai musulmani che ne avevano fatto richiesta per le celebrazioni di fine Ramadan, una Villa comunale, mentre alle suore Rosminiane ha chiesto di pagare l’affitto del teatro per poter mettere in scena la recita di fine anno…
Verbania, la sindaca Pd concede la Villa Comunale gratis ai musulmani
Inutile dire che l’iniquo sistema dei due pesi e delle due misure adottato dalla prima cittadina del Pd in carica nel paese del varesotto ha scatenato un’ondata di indignazione e di polemiche, non solo tra i cittadini del posto, ma anche sul web. Il caso, denunciato per primo da La Prealpina e poi rilanciato dal Messaggero, tra gli altri, che in queste ore dedica alla questione ampio spazio, torna a scuotere le coscienze e a porre la scomoda questione di un diritto all’ospitalità sempre più spesso confuso con un dovere di atteggiamenti concessi in esclusiva e in modo discriminatorio. Come nel caso della Villa Comunale concessa – come scrive appunto il quotidiano capitolino – «gratis ai musulmani per la cerimonia di fine ramadan, mentre alle suore Rosminiane è stato chiesto di pagare il teatro» per lo spettacolo di fine anno. Totale 800 euro: a tanto ammonta il caso della discordia e della vergogna. Un’ingiustizia denunciata da un consigliere comunale che, come riferisce il Messaggero, ha rimarcato: «C’è una disparità di trattamento da parte dell’Amministrazione comunale tra musulmani e cattolici», se all’associazione culturale italo- araba, con sede in città, per un incontro a carattere religioso è stato concesso l’utilizzo gratuito di uno spazio cittadino, mentre, a richiesta analoga avanzata dalle suorine Rosminiane, il sindaco Pd ha presentato il conto.
… E fa pagare alle suorine l’affitto del teatro per la recita di fine anno
«Silvia Marchionini (Pd) – scrive sempre il Messaggero – ha riunito in due giorni la giunta per emettere l’atto di concessione gratuita ma lo stesso trattamento non lo avrebbe riservato, per par condicio, ad un istituto di un ordine religioso al quale è stato chiesto di pagare il teatro per la recita di fine anno». La sindaca, finita alla gogna social sul web, ha provato pure a difendersi, postando poco comprensibilmente che: «Come tutte le scuole e le associazioni hanno sperimentato, il teatro è stato finora concesso per ogni manifestazione, così come Villa Giulia, nei limiti della programmazione». E sul fulcro della vicenda e delle recriminazioni, ossia se ci sia stata o meno discriminazione, la prima cittadina proiva a passare oltre scrivendo: «Alle illazioni astiose non ho altro da dire». Più che illazioni, però, ci sembrano proprio constatazioni.