Tav, il M5s abbandona i lavori: “Non ci sono i presupposti”. Caos al governo, le opposizioni: “Avete perso la faccia, Conte si dimetta”
“Non è un atto ostile alla maggioranza”, ma di fatto il Movimento 5 Stelle si oppone al governo. È successo in commissione Trasporti dove i deputati grillini hanno abbandonato l’aula. Qui il via libera allo schema di Contratto di Programma per la Torino-Lione, passato grazie all’ok degli altri gruppi. Per i Cinque Stelle sono mancati “i presupposti per votare, troppe criticità sotto il profilo giuridico, regolatorio e contrattuale” è la giustificazione riassunta in una nota.
“Lo schema di contratto di programma – si legge ancora – rappresenta il perimetro formale entro il quale Stato Italiano, Telt e Gruppo Fs dovranno lavorare nei prossimi anni. Criticità che, a nostro avviso, dovevano essere risolte prima della firma. Ad oggi, infatti, non sappiamo quale sarà l`effettivo impegno economico dell`Italia né quale sarà la copertura dei contributi comunitari”. Il Movimento sulla linea ferroviaria ad alta velocità ha fatto la sua battaglia e non intende retrocedere: “Quello che sappiamo è che rappresenta – come abbiamo più volte detto – un`opera antieconomica, con alti costi di gestione, e previsioni assolutamente non chiare del traffico sull`infrastruttura. Inoltre, la direttiva comunitaria, recepita con decreto nel 2015 dal nostro Paese, consente finanziamenti agli Stati membri sulle infrastrutture ferroviarie, solo ed esclusivamente a gestori delle infrastrutture ferroviarie nazionali, qualifica che non hanno né Ferrovie Italiane né la Torino-Lione (Telt)”.
Durissima, in seguito a quanto accaduto, la nota dei deputati di opposizione: “L’episodio di oggi – tuonano i deputati – segna la naturale continuazione di una visione del Paese contrapposta a quella del governo Pd-5 Stelle: oggi il governo ha perso la faccia, ha messo l’Italia in condizione di vergognarsi agli occhi del mondo. Solo grazie al centrodestra questo non è avvenuto. Ma l’alto tradimento odierno dei 5 Stelle nei confronti della maggioranza costituisce un macigno anche per il Recovery plan: non ci sarà grande opera che sarà possibile realizzare o impegno che sarà mantenuto visto che il Movimento 5 Stelle ha dichiarato la sua assoluta contrarietà”.