A Milano 4mila persone ogni settimana in coda, al gelo, per un sacchetto di cibo

Secondo le stime dei volontari sono 4-5mila le persone che ogni settimana si mettono in fila al banco alimentare di Pane Quotidiano, la mensa dei poveri resa celebre per un filmato su Instagram che immortalava una fila sconfinata di persone in coda per avere un pasto caldo.

“Qui le code ci sono sempre state – spiega Luigi Rossi, vicepresidente di Pane Quotidiano – Ci sono soprattutto anziani e stranieri, ma ultimamente anche giovani che hanno perso il lavoro. Di certo il Covid ha fatto aumentare i numeri, ma il nostro timore è che sia solo l’inizio: quando smetteranno di arrivare ammortizzatori sociali e casse integrazione è molto probabile che la coda di persone diventi ancora più lunga di adesso”.

“Il Covid ha sicuramente inciso. Contando i numeri delle due strutture, quella di viale Toscana e quella di viale Monza, siamo tra i 4 e i 5mila utenti ogni settimana. Qui forniamo sacchetti con viveri e pasti tutti i giorni, dalle 9 del mattino fino alle 11 circa, ma prima del Coronavirus le cose erano diverse. Le persone entravano nel magazzino, non dovevano stare in coda fuori, e questo ci permetteva anche di dar loro un minimo di supporto psicologico, o anche sono una parola di conforto. Ora siamo costretti a tenerli all’esterno e distribuire i pasti dal banco. Anche questo è un’effetto della pandemia”.

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