Giorgia Meloni smaschera Renzi: «Vuole qualche strapuntino, ci sono 500 nomine da fare»

Giorgia Meloni attacca Matteo Renzi e il governo. La crisi? La leader di FdI spiega che cosa c’è dietro, quali sono gli obiettivi dei “protagonisti”. Protagonisti in negativo, s’intende. «Questa discussione è lunare. Un italiano comune che ascolta pensa che siamo marziani. Veramente credete che ci sarà la crisi di governo? Ho visto Renzi aprire tante crisi di governo, sempre negli stessi giorni delle nomine, e ora ce ne sono 500 da fare. È una curiosa tempistica». La Meloni lo dice in un’intervista a La Stampa e non usa mezzi termini.

Meloni: «Renzi vuole qualche strapuntino»

Per Giorgia Meloni «Renzi alza il prezzo per qualche strapuntino, per le nomine che gli interessano. E che puntualmente ottiene. Il centrodestra non deve prestarsi a questo gioco sulla pelle degli italiani. Poi c’è la tesi secondo la quale non si potrebbe votare, come se le elezioni fossero una specie di bomba atomica. Eppure negli Stati Uniti hanno votato», incalza la leader di Fratelli d’Italia. «E hanno addirittura già avviato la campagna vaccinale, al contrario di noi».

La maggioranza messa insieme con la colla

«Il problema», dice ancora Giorgia Meloni, «non è votare o non votare». Il problema, infatti, è «avere un governo efficiente, che abbia un mandato popolare, una visione comune e numeri solidi. L’Italia non ha bisogno di una maggioranza messa insieme con la colla e di mantenere buoni i parlamentari scalpitanti. Il centrodestra non deve avvalorare la tesi di una sinistra che ha paura di andare a votare»

Meloni, da Renzi all’ipotesi Draghi

E in merito all’ipotesi Draghi? «Non entro nel tema», risponde la leader di Fratelli d’Italia. «Dico solo che è ridicolo parlarne adesso. Sono discussioni anni luce lontani dai problemi della gente normale che si chiedono se i figli torneranno a scuola a gennaio, se potranno aprire i negozi e i ristoranti, se le loro aziende falliranno».

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