La Bellanova ‘strapazza’ Conte: non condivido la chiusura dei ristoranti. Servono ristori al 100%”
Renziani in subbuglio. Sempre più ribelli. Giuseppe Conte sotto assedio. L’ultima a strattonare il governo è a la ministra Teresa Bellanova. Che si dice molto scettica sulla chiusura dei ristoranti. E lo fa durante la riunione dei capidelegazione con il premier.
Bellanova: sono scettica sulla chiusura dei ristoranti
“Se si è detto che nelle città ci si può spostare liberamente da un capo all’altro. Si è scelto, nonostante io per prima avessi elencato tutti i punti deboli di questa decisione, di chiudere i centri commerciali nei giorni festivi. Si sono incentivati gli acquisti fisici con la garanzia del rimborso previo utilizzo della moneta elettronica, forse bisognava prevedere che le persone si sarebbero affollate nelle strade centrali soprattutto dei grandi centri urbani“. Così la ministra per le politiche agricole, esprimendo le sue critiche ai colleghi e al presidente del Consiglio.
“Servono ristori per le perdite pari al 100 per cento”
“Adesso, dinanzi alle ipotesi che si vanno profilando, pongo due priorità. Primo: ulteriori restrizioni devono già prevedere adeguati ristori. Se dovessero coinvolgere anche i ristoranti, eventualità su cui resto enormemente scettica perché il rischio è il sovraffollamento incontrollato nelle case, è necessario prevedere già adesso ristori pari al 100 per cento delle perdite. Secondo: prima di assumere decisioni, chiedo al Cts di fornire le indicazioni di merito necessarie“.
“Non si può fare come i gamberi”
“Non si può fare come i gamberi. Né dire che mentre il 25, 26, e 1° gennaio non ci si può spostare tra comuni vicini in provincia, lo si può da un capo all’altro di città come Roma o Milano. Sarebbe una penalizzazione incomprensibile. Con il rischio di replicare le foto che stamane erano su tutti i giornali”. Lo avrebbe detto, a quanto di apprende da fonti di governo, la ministra Teresa Bellanova alla riunione dei capidelegazione con il premier Giuseppe Conte.
“Il Cts ci informi sulle scelte tecniche”
Insomma Conte è avvertito: nessun blitz all’oscuro della squadra di Palazzo Chigi. Come è avvenuto in passato. “E’ essenziale – insiste la ministra – che il Cts ci fornisca indicazioni di merito per assumere scelte politiche conseguenti ispirate a quella coerenza. Che in questo momento ritengo sia una esigenza forte del Paese“. La riunione è stata aggiornata nel pomeriggio, subito dopo l’incontro del Cts convocato ad hoc.