Il M5S contro Autostrade: ‘Guadagni stellari, manutenzione da fame’

Il M5S ha pubblicato sul proprio blog ufficiale un breve post a firma del consigliere regionale veneto Jacopo Berti, che denuncia:

“Tutti devono sapere che scandalosi regali ha fatto la vecchia politica ai suoi finanziatori!”

Autostrade Spa nel 2017 ha ottenuto ricavi per €3,9 Miliardi, di cui €3,5 Miliardi da Pedaggi (Ogni anno si fanno 5% di aumento!!)

Il margine operativo lordo è stato €2,4 Miliardi (60%)
Il argine operativo è stato €1,9 Miliardi (48%)

L’utile netto per la società della famiglia Benetton, ha sottolineato Berti, lo scorso anno è stato di 1 miliardo, che è andato “dritto pulito in tasca”.

“Per avere guadagni migliori” commenta Berti “si devono vendere droga o armi..!)”

Quanto ai costi, Berti fa sapere: “Costi manutenzione €0,45 Miliardi, mentre loro promettevano €1 Miliardo. Costi di manutenzione/km=150.000 euro/km.”

I 5Stelle hanno rilanciato sul proprio blog anche un articolo di Mario Giordano per La Verità in cui il giornalista racconta come le autostrade sono state privatizzate:

“È successo nel 1999. L’ Iri sapeva di avere per le mani, con le autostrade, una gallina delle uova d’ oro, ma pensò bene di cederla. Uno degli affari peggiori che si ricordi per lo Stato, uno dei migliori che si ricordi per i Benetton, che da quel momento campano di rendita. A gestire l’ operazione fu l’ allora presidente dell’ Iri, Gian Maria Gros Pietro, gran frequentatore di salotti che contano e amico di Romano Prodi. Subito dopo la privatizzazione delle autostrade, Gros Pietro fu assunto dai Benetton per presiedere le autostrade. Stipendio: un milione di euro l’ anno”.

Giordano osserva anche che “i Benetton godono di un pregiudizio positivo”. “Sarà” scrive Giordano “per le provocazioni in salsa buonista. Sarà che comprano spazi pubblicitari su giornali e sulle tv. Eppure bisognerebbe che qualcuno cominciasse a dire loro che una parte dei soldi che incassano grazie alla concessione dello Stato andrebbero usati per rendere le autostrade un po’ più sicure”.

 

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