Salvini si mette in contatto con Conte: «Pronti al dialogo». E fissa l’incontro nei prossimi giorni
Matteo Salvini è pronto a parlare con Conte C’è stata un’altra telefonata. «Ho proposto al premier di incontrarci nei prossimi giorni. Per dirgli che noi ci siamo. Siamo pronti al dialogo». Su cosa? Anzitutto sulle chiusure festive e sulla riapertura delle scuole. Ma «anche sull’utilizzo delle risorse del fondo di recupero», dice il leader della Lega in un’intervista al Corriere della Sera. «Agli alleati dico che un’opposizione unita ottiene. Ho fatto presente che un’alleanza è tale se tutti quanti accettano le decisioni comuni. Non è che per un po’ di visibilità ci si distingue ad ogni occasione».
Salvini a Conte: «Nessuno pensa al Capodanno alla Fantozzi»
E a Telelombardia ha sottolineato: «Ovviamente la salute viene prima di tutto. Nessuno pensa ai veglioni di Capodanno alla Fantozzi con 300 persone e i trenini. Ma all’estero cosa fanno? In tutti i Paesi, in Francia, Germania, Spagna, Gb, Portogallo, non c’è nessuna limitazione di spostamento tra Comuni e province. In alcuni casi c’è la limitazione numerica, che ha un senso. Alcuni dicono non più di 10 persone o 3 nuclei familiari. Solo in Italia c’è divieto spostamento tra Comuni. Mettiamo dei limiti numerici, non penso che le persone vogliano fare il pranzo di Natale e Capodanno con tutto il condominio». Ed è questo che Salvini ha chiesto a Conte.
«La compattezza ha portato i risultati»
«Nel momento in cui la maggior parte è più traballante che mai – e lo dico consapevole che l’opposizione lo è stata nei mesi passati – il nostro essere uniti ha portato il risultato». Sembra, afferma Salvini, «che stiamo portando a casa 400 milioni sulle voci del trasporto pubblico locale, delle risorse alle Regioni, dello sconto alle bollette energetiche delle imprese. Un mese fa questo non lo avremmo ottenuto».
La questione del Mes
Il voto unito sul Mes da parte del centrodestra? «Ci siamo trovati compatti su una linea che non è sovranista e non è euroscettica. Ma abbiamo detto no alla riforma di un trattato che ci rende meno liberi. E che mette a rischio i risparmi degli italiani. Il senso del Mes era: Se l’Italia vuole altre risorse, prima deve tassare i risparmi privati. Sarebbe stata la patrimoniale».
Salvini, Conte e la scuola
Su quale punto Salvini insisterà con il premier Conte? «Quello su cui ancora da Conte non c’è stato alcun tipo di riscontro. E mi dispiace, il punto è il tema della scuola», risponde Salvini. «Il governo prevede di riaprire tutto il 7 gennaio. Ma l’apertura di settembre ha avuto parte in causa non piccola nei nuovi contagi. La soluzione è meno alunni nelle classi, coinvolgendo le scuole private, stabilizzazione degli insegnanti precari e riorganizzazione dei trasporti pubblici».
Salvini e il Ponte sullo Stretto
Salvini cita poi le olimpiadi di Milano e Cortina. «Il governo è terribilmente in ritardo. Ne ho parlato con Attilio Fontana. Le necessità e i progetti ci sono, ma il governo è in ritardo. Siccome però quello è un evento assegnato, sarebbe meglio evitare di far figure. E poi, con gli alleati abbiamo parlato anche di un ponte sullo Stretto. Non soltanto unisce la Sicilia alla Calabria e al resto d’Italia. Il ponte per i 6 anni di realizzazione garantisce il fatturato dell’Ilva di Taranto con un’iniziativa che allo Stato non costa un euro. E darebbe all’Italia un’idea di efficienza e un’immagine diversa. Dire no a una cosa del genere significa essere in malafede. Avere intenzione di svendere».