Federico Rampini, le conseguenze del Covid: “Occidente in ginocchio mentre le fabbriche della Cina lavorano per rifornirci”
No, nel ragionamento affidato a Twitter, di complottismo non ve ne è traccia. Semplicemente, si guardano i fatti. E ad esporli e ad analizzarli nel breve spazio concesso da un cinguettio è Federico Rampini, firma di Repubblica, prima inviato in Cina e ora negli Stati Uniti. Rampini riflette sulle conseguenze economiche del coronavirus e mette nero su bianco quanto segue: “Le esportazioni cinesi sono cresciute del 21% a novembre, la crescita più forte da febbraio 2018 – premette -. Sesto mese consecutivo di aumento dell’export. Mentre noi occidentali stiamo in lockdown, le fabbriche cinesi lavorano a pieno regime per rifornirci”. Nessun complottismo, come detto in premessa, semplicemente fatti: dal coronavirus, la Cina ne esce lanciatissima verso il ruolo di prima super-potenza mondiale e l’Occidente, al contrario, ne esce in ginocchio. E sempre più dipendente dalla Cina.https://platform.twitter.com/embed/index.html?creatorScreenName=libero_official&dnt=false&embedId=twitter-widget-0&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1336017096900304901&lang=it&origin=https%3A%2F%2Fwww.liberoquotidiano.it%2Fnews%2Fpersonaggi%2F25474543%2Ffederico-rampini-coronavirus-occidente-ginocchio-fabbriche-cine-lavorano-rifornirci-export.html&siteScreenName=libero_official&theme=light&widgetsVersion=ed20a2b%3A1601588405575&width=550px