Bomba atomica in Italia, “rischio 10 milioni di morti”. Il report segreto: “Ricordatevi di Chernobyl”
Dieci milioni di morti. Ecco quante vittime potrebbe provocare “un attentato contro le basi militari di Aviano (Pordenone) o Ghedi (Brescia)”. Lo afferma il rapporto della Ong Greenpeace, di cui rende conto il Fatto quotidiano, ispirato a uno studio del Ministero della Difesa di qualche anno fa. “Uno scenario condiviso solo con i vertici militari e politici e con i responsabili della sicurezza nucleare”, recita il documento relativo ai due bunker atomici americani in Italia.
“Nel 2008, mentre gli americani assicuravano che le bombe in Europa erano sicure, l’aeronautica Usa scopriva che molti depositi nucleari non soddisfacevano gli standard di sicurezza del Pentagono. Qualche anno dopo, il ministero della Difesa illustrava ai membri del Nuclear Operations Working Group ( NOWG ) lo studio sulle 10 milioni di vittime potenziali in caso di attentato terroristico con bombe direzionali ad alta penetrazione nelle basi di Ghedi o Aviano: gli ordigni nucleari nei caveau deflagrerebbero e gli hangar farebbero da camera di scoppio, diffondendo una nube tossica su tutto il Nord Est”. E a Greenpeace un ex valutatore Nato riferisce: “Ci dicevano di non dimenticarci di Chernobyl”. Secondo fonti non governative sarebbero 40 le bombe atomiche americane presenti in Italia fin dadai tempi della Guerra Fredda, in funzione di deterrente anti-sovietico.