Scanzi, lacrime e soldi: con la scusa di piangere i mille morti chiede di comprare il suo libro
Reduce da una bruttissima figura, la sua auto posteggiata in un posto per disabili, Andrea Scanzi imbrocca la sua ennesima gaffe sui social, evitando di parlare delle sue disavventure ma “commuovendosi” per quelle degli altri. Il giornalista del “Fatto Quotidiano”, ieri, a commento del dato funesto dei 993 morti per Covid in sole 24 ore, si dispera, mostra rabbia e costernazione, evitando, ovviamente, di criticare l’operato di chi governa, il suo amico Conte, ma prendendosela con l’opposizione.
Per Scanzi la colpa dei morti è dell’opposizione
La strage di italiani, ovviamente, è delle forze politiche che non governano e che non gli piacciono, Salvini, Meloni, eccetera. “Rabbia, disperazione…”, scrive Scanzi nel post che mostriamo in alto, e fioccano i like, ma anche i soldi. Il post indignato, contro i suoi colleghi “negazionisti (video)”, l’opposizione e chiunque critichi il governo, si conclude con l’invito a comprare il suo libro, linkato a dovere sotto le parole… che a lui mancano…
Lacrime e soldi, tutto insieme, business is business, anche quando c’è da piangere mille morti. Povero Scanzi, costretto a vendere il libro sotto un necrologio. I peggiori, però, sono sempre gli altri, eh.