Dpcm, verso misure drastiche: hotel di montagna chiusi fino al 10 gennaio, Italia blindata

L’obiettivo è blindare l’Italia per le feste natalizie, evitare assembramenti e scongiurare in tutti i modi il rischio di una terza ondata di coronavirus. Ecco perché – come anticipa il Corriere della Sera  – l’esecutivo starebbe valutando l’idea di chiudere gli alberghi di montagna, così da impedire gli spostamenti sulla neve, e imporre la quarantena a chi decide di trascorrere le vacanze all’estero. Non ci sono ancora date certe, ma il governo sarebbe orientato a far scattare queste nuove misure dal 20 dicembre fino al 10 gennaio. Chiusure drastiche, insomma.

L’argomento, comunque, verrà affrontato in giornata, durante l’incontro tra i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia e i governatori, convocati proprio per mettere a punto il dpcm del 4 dicembre. Tornando agli alberghi, l’esecutivo si sarebbe impegnato con le regioni a ristorare le perdite degli albergatori, anche se la misura straordinaria è destinata a scatenare polemiche e proteste. Respinta anche la proposta di mediazione con cui Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Province autonome di Bolzano e Trento volevano evitare il tracollo del settore: tenere aperti gli impianti di risalita delle piste da sci solo per gli ospiti degli alberghi e delle seconde case.

Altro tema delicato è quello del cenone e delle feste di Natale: il premier Giuseppe Conte non vuole imporre un divieto vero e proprio di riunirsi nelle abitazioni private, anche perché sarebbe impossibile effettuare dei controlli. Ma c’è l’accordo sulla necessità di vietare le feste al chiuso e all’aperto. E poi i confini regionali. Secondo le disposizioni del nuovo dpcm, non sarà possibile trasferirsi in una regione diversa da quella di residenza, anche se gialla. Rimane il dubbio su alcune deroghe (anziani soli, coniugi, partner conviventi). Ma molti ministri frenano e Alfonso Bonafede spiega che “bisogna varare norme chiare, che non si prestino ad equivoci o interpretazioni personali”. 

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