Mamma 41enne muore di Covid dopo 11 ore di attesa: indagati 18 medici

Una mamma di 41 anni è morta lo scorso 19 novembre all’ospedale Monsignor Raffaele Dimiccoli di Barletta dove si trovava ricoverata con tampone risultato positivo al Covid.

L’autopsia sul corpo della mamma deceduta

Come riportato da La Repubblica, sono 18 i medici indagati che sono stati iscritti nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Trani. Tra questi operatori sanitari anche il medico curante della donna deceduta. In programma nella mattinata di oggi, sabato 28 novembre, l’esame autoptico sulla salma della mamma 41enne, il cui corpo è stato riesumato dopo essere stato sepolto qualche giorno fa. L’autopsia, che si svolgerà nell’Istituto di medicina legale dell’Università di Bari, è affidata al medico legale Biagio Solarino. Il fine dell’esame è quello di capire i motivi che hanno portato al decesso. La Procura vuole anche capire se vi siano state mancanze negli aspetti organizzativi dell’assistenza medica.

L’Asl Bt aveva ricostruito quanto avvenuto, rendendo noto che Antonia Abbatangelo, questo il nome della donna, era “arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Barletta con mezzo proprio il 13 novembre, per essere presa in carico alle ore 23.01. È stata sottoposta a visita medica alle 23.05: sono stati evidenziati dispnea e febbre elevata da due giorni curata a domicilio. Al quadro clinico acuto va aggiunta una grande comorbilità rappresentata da problemi metabolici”.

Positiva al Covid

La mamma 41enne era stata quindi sottoposta al tampone che era risultato positivo al coronavirus. Ulteriori esami avevano riscontrato una broncopolmonite bilaterale con caratteristiche radiologiche tipiche della polmonite da Covid- 19 già in fase avanzata. Il quadro clinico era poi peggiorato il 15 novembre e, per questo motivo, la Abbatangelo era stata intubata e trasferita dal pronto soccorso al reparto di rianimazione, dove però il 19 novembre è deceduta.

Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Asl Bt, aveva immediatamente fatto sapere: “Abbiamo naturalmente avviato una indagine per verificare tutti i passaggi di quanto accaduto per capire da quanto tempo la signora era in cura con terapia domiciliare e quali sono state le attese fuori dal pronto soccorso che sta gestendo numeri in continua espansione”. La Asl aveva inoltre precisato che, la descrizione di quanto avvenuto dalla presa in carico della paziente fino al 19 novembre giorno del decesso, “evidenzia che è stato fatto tutto il possibile, mettendo in campo tutte le forze umane a disposizione, tutti i mezzi disponibili con l’abnegazione del personale sanitario e amministrativo che è senza eguali”.

il giornale.it

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