Scanzi sulla sconfitta del Pd: ‘Riuscire a perdere in un colpo solo Pisa, Massa e Siena, è qualcosa di clamoroso’
“Riuscire a perdere in un colpo solo Pisa, Massa e addirittura Siena, è qualcosa di clamoroso”.
Così Andrea Scanzi sulla sconfitta del Pd al secondo turno delle elezioni comunali.
Il giornalista del Fatto Quotidiano in un post pubblicato su Facebook ha scritto che “forse solo i toscani possono avere piena contezza di quel che è successo ieri”.
Uscire sconfitti dai ballottaggi in così tante città, ha continuato, non solo è clamoroso, ma anche “impensabile” e “incredibile”.
I risultati elettorali di oggi, ha osservato, vanno “a mettere la pietra tombale su quel che fu la ‘Toscana rossa’”.
Poi l’affondo contro Matteo Renzi, giudicato “uno dei più grandi incapaci politici nella storia dell’umanità”. “E non è che lo si scopra adesso: – ha continuato Matteo Renzi – è sempre stato così”.
L’ex premier, ha aggiunto, è involontariamente comico, e “tristemente disastroso e spaventosamente sopravvalutato” e nella storia della Repubblica Italiana, secondo il giornalista, non c’è mai stato nessuno come lui.
“Dopo le Europee quest’uomo – protetto da quasi tutti i media – ha perso tutto, ma non ha arretrato di un millimetro: voleva rottamare il partito e ce l’ha fatta, infatti ora non c’è rimasto quasi nulla,” ha proseguito Scanzi, secondo il quale “più lui distrugge e più gli altri non parlano”.
I dem, ha aggiunto, “sopportano. Minimizzano. O – la cosa che preferiscono – danno la colpa agli arbitri. Il popolulismo. Il sovranismo. Il cinismo. Il razzismo. Il vento di destra. Bla bla bla”.
Poi c’è chi se la prende con il leader della Lega: “Molti testimonial del Pd non odiano Salvini: lo adorano, perché è l’alibi perfetto per rifarsi una coscienza”.
E ancora: “Sono totalmente sconnessi dalla realtà, ma non per questo smettono di pontificare”.
“Se il Pd ha perso tutto – ha commentato Scanzi – non è perché l’Italia è razzista, tesi tanto offensiva quanto ridicola: è perché il Pd, con Renzi, è riuscito a divenire (a dispetto delle tante persone belle che lo popolano) il partito più respingente, repellente, incapace e lontano dalla gente che esista nello scacchiere italico”