Bimbo scomparso a Locorotondo, potrebbero essere coinvolte altre persone

La vicenda di Domenico Gallo, il bambino di due anni scomparso nelle campagne di Locorotondo (Bari) il 30 luglio scorso, continua a suscitare interesse e preoccupazione. Dopo essere stato ritrovato sano e salvo al termine di una lunga ricerca, permangono numerosi interrogativi. Gli investigatori stanno esplorando l’ipotesi di un sequestro lampo.

Domenico era sparito dalla sua abitazione di Locorotondo martedì, e dopo otto ore di intense ricerche, è stato rinvenuto a diversi chilometri di distanza, nascosto sotto un albero di fico vicino a una serigrafia. Il bambino presentava una ferita alla fronte che, pur non essendo grave, ha suscitato preoccupazioni tra i familiari e le autorità, alimentando dubbi sulle circostanze della scomparsa e sull’eventuale coinvolgimento di altre persone.

I carabinieri hanno ricostruito il percorso che il bambino avrebbe potuto compiere nelle stesse condizioni e orario. La simulazione, avvenuta venerdì, ha rivelato quanto fosse difficile per un adulto attraversare quel tratto boscoso, rendendo improbabile che un bimbo di due anni, con un passo ancora incerto, potesse farlo da solo. Si sospetta quindi che Domenico possa essere stato rapito e poi abbandonato quando i rapitori si sono sentiti braccati dalle forze dell’ordine.

Il sindaco di Locorotondo, Antonio Bufano, e i genitori di Domenico hanno espresso dubbi sulla possibilità che il piccolo si sia allontanato autonomamente. “La nostra valle è molto frequentata dai turisti, qualcuno avrebbe dovuto notarlo, o forse ha attraversato terreni privati. Non è facile comprendere la dinamica, ma saranno le indagini a chiarirla” ha affermato il sindaco. Durante le ricerche, le forze dell’ordine, con l’ausilio di cani molecolari, speleologi e droni, avevano perlustrato a fondo la zona, compreso il punto in cui il bambino è stato trovato, che era stato già ispezionato.

Nel frattempo, i familiari di Domenico hanno ringraziato pubblicamente, sia davanti ai giornalisti sia sui social, tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche. “Grazie a tutti per il supporto morale,” si legge in un post su Facebook. “E a chi giudica senza sapere dico solo: spero che non capiti a voi.” Fortunatamente, Domenico sta bene: i medici lo hanno monitorato e anche le piccole ferite sul volto sono già in via di guarigione.

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