Negli Usa anche i morti hanno votato per Biden. L’ombra dei brogli sulle elezioni presidenziali

Negli Stati Uniti è ora guerra sui famigerati voti postali, la modalità di voto che ha determinato il sorpasso all’ultimo minuto del candidato democratico Biden alle elezioni presidenziali 2020. Un po’ perché gli elettori dem – che temono maggiormente il coronavirus rispetto ai conservatori – hanno optato in massa il voto per corrispondenza. Risultato? Quasi 102 milioni di americani hanno votato prima dell’election day del 3 novembre, proprio per evitare l’assembramento ai seggi. Un voto di massa, forse un po’ troppo in massa. Sì perché – come denunciano media indipendenti e non – ora si viene a sapere che tramite absentee ballot hanno votato persino i morti.

Come evidenziato dal commentatore indipendente Fleccas, nella contea di Mason, Michigan, votano attempate signore di 119 anni, o di 120 se si passa nella contea di Jackson, stesso Stato. Esempi di questo tipo pullulano ormai sui social e stanno diventando virali nelle ultime ore.https://platform.twitter.com/embed/index.html?dnt=true&embedId=twitter-widget-0&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1324243089909833728&lang=it&origin=https%3A%2F%2Fwww.ilprimatonazionale.it%2Fapprofondimenti%2Fusa-morti-hanno-votato-biden-lombra-brogli-elezioni-presidenziali-173048%2F&theme=light&widgetsVersion=ed20a2b%3A1601588405575&width=550px

Compilare la scheda elettorale di una persona deceduta per influenzare il risultato elettorale è, ovviamente, una frode. Ma il Michigan non è l’unico Stato a ritrovarsi piagato dal ritorno del morti viventi. Per chi non volesse fidarsi dei media indipendenti, lo stesso New York Post denuncia che nelle schede elettorali inviate al consiglio elettorale di New York City figurano parecchi votanti deceduti.  I registri mostrano che il consiglio elettorale ha ricevuto un voto postale da Frances Reckhow di Staten Island, democratica. Frances Reckhow, ra nata il 6 luglio 1915 e oggi avrebbe 105 anni, è morta nel 2012, secondo un necrologio depositato presso lo Staten Island Advance. Un altro voto è stato spedito anche da Gertrude Nizzere, anch’ella democratica registrata, che era nata il 7 febbraio 1919. Avrebbe 101 anni oggi. Avrebbe, perché la cara Gertrude è passata a miglior vita.

«Credo che questa sia solo la punta dell’iceberg», ha dichiarato Landry, presidente del GOP di Staten Island Brendan Lantry.. «Chiediamo al NYPD e all’ufficio del procuratore distrettuale di Staten Island di indagare». Di quei milioni di voti andati improvvisamente a Biden, quanti sono irregolari?  Nel frattempo gli avvocati di Trump hanno dato il via alla guerra legale. In Pennsylvania chiedono di bloccare il conteggio «per mancanza di trasparenza». In Michigan domandano al tribunale statale di avere accesso a «diversi seggi per poter verificare le schede già aperte e catalogate». Al contempo Bill Stepien, responsabile della campagna elettorale del presidente, ha fatto sapere che verranno intraprese «azioni legali» anche in Wisconsin, «dove si sono registrate irregolarità in diverse contee».

Cristina Gauri

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