Meloni: “Solidarietà ai lavoratori della Whirlpool, presi in giro dal governo e dal solito Di Maio”
Nottata in fabbrica per gli operai della Whirlpool di Napoli, alle prese con una dura vertenza sindacale con la multinazionale che ha deciso di chiudere i battenti da questa notte, in barba agli accordi sottoscritti e alle promesse fatte al governo. La fabbrica di lavatrici sarà interdetta au lavoratori da questa notte secondo una disposizione che consente di entrare solo “ai fini del legittimo esercizio dei diritti sindacali derivanti dal Ccnl”, come scritto nella comunicazione dell’azienda.Per riscaldarsi, gli operai hanno acceso un fuoco e sono rimasti in presidio permanente, che proseguità anche oggi, nell’impotenza e nell’indifferenza del governo e della Regione Campania, se non per una generica solidarierà di facciata.
Whirlpool, la solidarietà della Meloni
“La vertenza Whirlpool è il simbolo dei danni irreparabili che il M5S sta compiendo al tessuto economico, industriale e occupazionale della Nazione. Da oggi lo stabilimento di Napoli è chiuso nell’ignavia di coloro che due anni fa festeggiavano vittorie inesistenti. “Accordo raggiunto. Nessuno perderà il posto di lavoro”: è il proclama dell’allora ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che qualche giorno prima aveva addirittura “abolito la povertà” dal balcone di Palazzo Chigi. Due anni dopo ad essere stato abolito è solo il lavoro di 400 dipendenti della Whirlpool, ingannati dalle promesse dell’ex capo politico grillino e da quelle del suo successore al Mise Patuanelli. Fratelli d’Italia esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori, ai quali assicuriamo tutto il nostro impegno affinché non rimangano senza sostegno economico, anche dopo le ultime buste paga garantite dalla multinazionale.
Quando Di Maio annunciava i suoi successi
Ina un tweet nel 2018 dell’attuale ministro degli esteri già ministro del lavoro Luigi Di Maio annunciava che “Whirlpool non licenzierà nessuno” e spiegava di avere “riportato il lavoro in Italia”, come avrebbe poi fatto anche per l’abolizione della povertà…
In questa ricostruzione dell’Huffinghton Post, tutti gli annunci e i flop dei grillini, prima Di Maio e poi Patuanelli.