Lo strazio di Raja, 13 anni, cristiana del Pakistan, rapita e stuprata: il giudice impone le nozze islamiche (video)
Tiene banco sui media del Pakistan la storia di Arzoo Raja, 13enne cristiana, che dopo essere stata sequestrata, è stata convertita all’Islam e costretta a un matrimonio forzato con un muslmano di 44 anni.
L’Alta corte del Sindh di Karachi ha dato infatti ragione ai rapitori islamici. I giudici hanno sostenuto che la 13enne avrebbe accettato volontariamente l’Islam. Inoltre avrebbee sposato “liberamente” il 44enne Ali Azhar. La Corte ha anche ordinato che non sia eseguito nessun arresto.
Pakistan, lo scandalo dei matrimoni forzati delle bambine cristiane
Giovedì 29 ottobre, durante il procedimento in Corte, la madre di Arzoo, Rita Masih, è scoppiata a piangere ed è svenuta dopo la sentenza. Dal momento del rapimento la bambina non ha più potuto incontrare la sua famiglia. Poi Rita Masih è svenuta, tuttavia la corte, la polizia e i rapitori non le hanno permesso di incontrare la figlia. In un’altra stanza, riporta Asianews Arzoo Raja, stava piangendo. La bambina allargava le braccia come per voler abbracciare la madre. Tuttavia la polizia la bloccava e la tenuta isolata. Questo a riprova che non c’era nulla di volontario o di libero nella condizione della tredicenne rapita dagli islamici.https://www.youtube.com/embed/eGZbaKkdPPQ?wmode=transparent&rel=0
Le manifestazioni di cristiani e induisti, perseguitati dai musulmani
Nei giorni scorsi in tutto il Pakistan si erano tenute manifestazioni per denunciare le violenze contro le minoranze, i matrimoni forzati e il caso specifico di Arzoo Raja.
La Commissione nazionale di giustizia e pace (Ncjp) ha condannato quest’ingiustizia, un altro esempio della crescente intolleranza religiosa in Pakistan, in cui le conversioni forzate sono divenute uno strumento privilegiato di persecuzione contro cristiani e indù. La famiglia di Arzoo ha mostrato inutilmente il suo certificato di nascita, che prova che Raja ha 13 anni e che il matrimonio con Azhar viola la legge sui matrimoni dei minori.La Ncjp ha chiesto al governo di intervenire su questo incidente che ha offeso l’intera comunità cristiana in Pakistan.
Da parte sua, monsignor Arshad, che è anche presidente della Conferenza episcopale pakistana, ha aggiunto: «Troppo facilmente e troppo spesso le conversioni forzate sono camuffate come conversioni volontarie, rendendo molto vulnerabile delle ragazzine».