Sbarcato a Lampedusa e sfuggito all’ordine di espulsione: così il terrorista di Nizza è arrivato in Francia
Brahim Aoussaoui, il terrorista tunisino 21enne che ha ucciso tre persone a Nizza, un uomo e due donne, decapitando una delle due, sarebbe davvero arrivato in Europa attraverso Lampedusa, poco tempo fa. La notizia, data per primo dal deputato francese dei Republicains, Eric Ciatto, sembra trovare ora conferma da parte italiana. E questo senza che il governo sia intervenuto per rispondere a chi chiedeva un immediato chiarimento, su una eventualità di una gravità inaudita.
Fonti investigative: il terrorista sbarcato a Lampedusa
È stata l’agenzia di stampa Adnkronos a riferire che “fonti investigative” hanno confermato lo sbarco di Brahim (o Ibrahim, come riferiscono alcune fonti) a Lampedusa il 20 settembre. Non solo, Aoussaoui era stato anche indagato dalla Procura di Agrigento per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina insieme ad altri connazionali sbarcati con lui quel giorno, quando sull’isola si riversarono una ventina di barconi con a bordo soprattutto tunisini.
I precedenti: altri attentatori passati per l’Italia
Non è la prima volta che un terrorista che sbarcato a Lampedusa colpisce al cuore l’Europa. Era già successo con Anis Amri, anche lui tunisino, autore dell’orribile attentato al mercatino di Natale di Berlino del 2016. Amri era sbarcato a Lampedusa 5 anni prima, si dichiarò minorenne non accompagnato e ottenne il trasferimento in un centro per minori in Sicilia. Da lì poi si spostò in Germania. Ed era passato per l’Italia anche Zaheer Hassan Mahmoud, il pakistano che appena il 25 settembre scorso ha colpito a Parigi, ferendo gravemente due persone che credeva essere redattori della rivista Charlie Hebdo.
Il deputato francese: “Ora sospendere i flussi dall’Italia”
Aoussaoui aveva trascorso la quarantena bordo della nave Rhapsody, proveniente da Lampedusa e approdata al porto di Bari l’8 ottobre. Lì aveva ricevuto un ordine di espulsione dal territorio italiano, con invito a rimpatrio. Ma a quanto pare dall’Italia è comunque riuscito a raggiungere la Francia in modo clandestino. “L’aggressore dell’attacco di Nizza è un tunisino arrivato da poco da Lampedusa. Con la crisi sanitaria e di sicurezza non deve più essere tollerato alcun ingresso“, ha scritto su twitter il deputato francese Ciotti. L’esponente repubblicano, nel corso di un incontro a Nizza con il presidente Emmanuel Macron, ha anche chiesto “la sospensione di tutti i flussi migratori e di tutte le procedure d’asilo, in particolare alla frontiera con l’Italia: bisogna proteggere i francesi”.
Un giorno nero per la Francia e per l’Europa
Difficile biasimarlo, soprattutto in una giornata così nera per la Francia e non solo. Oltre all’attentato di Nizza, una guardia è stata colpita davanti al consolato francese di Gedda, in Arabia Saudia, e a Lione un afghano, già noto ai servizi di sicurezza, è stato trovato armato di un coltello lungo 30 centimetri e arrestato nella stessa via dove lo scorso anno una bomba artigianale aveva fatto 13 feriti. Ma è ormai evidente che il problema non conosce confini, che riguarda tutta l’Europa e che rischia di vedere l’Italia drammaticamente proiettata nel ruolo di “rotta del terrore” per usare le parole del senatore di FdI, Adolfo Urso, che ha chiesto al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, di riferire “subito al Copasir”. Mentre il governo, a ore dal fatto, continua a rimanere silente su queste preoccupanti notizie. Nonostante da più parti arrivino richieste di chiarimenti e prese di posizione coraggiose.